E’ stata emessa il 17 dicembre, l’ordinanza di sgombero della casa di Domenico Aschettino, il killer della strage di lauro dello scorso agosto in cui persero la vita Bettina Crisci, dopo due mesi di agonia, e il figlio Vincenzo Sepe, mentre Carolina Sepe lotta tra la vita e la morte dopo aver partorito in coma la sua bambina. “Abbiamo emesso l’ordinanza, ora ognuno deve fare la sua parte – spiega il sindaco di Lauro, Antonio Bossone -. Mi auguro di non restare solo. L’ordinanza non è solo un provvedimento di legge, ma un intervento importantissimo e significativo per ristabilire il senso civico, l’equilibrio e la serenità in città. Quella casa è un luogo simbolo. Non cederemo ne rinunceremo a liberare quell’alloggio. Si tratta di cultura dell’illecito perpetrata in un luogo che rappresenta e ricorda la strage. Ora tocca a magistrati e forze dell’ordine far rispettare questo provvedimento. Effettueremo uno screening su tutte le case. Dallo sgombero degli abusivi nell’alloggio di Aschettino, procederemo con l’indagine. Lauro dice stop alle occupazioni illecite. Non molleremo un attimo, non permetteremo che il nostro tessuto sociale, la percezione della legalità nel nostro territorio, si trasformi e degeneri nell’anarchia di chi le leggi non vuole rispettarle”.