L’Associazione per la Salvaguardia dei Beni Culturali di Solofra (A.S.Be.Cu.So.), insieme con lo Staff social della Collegiata di San Michele arcangelo, hanno intrapreso un nuovo progetto dal titolo “SolofraEcclesiae”, che rappresenta una sfida per restare al passo coi tempi, col mondo dei social media in cui anche la Cultura ha conquistato una dimensione nuova, partecipata, digitale, diffusa.
In questa direzione molto ci viene chiarito dall’esempio del celebre divulgatore scientifico Alberto Angela. Fino a poco tempo fa era impensabile che la diffusione del Patrimonio potesse attrarre un pubblico tanto esteso quanto entusiasta di seguire con trasporto ed aspettativa la proposta televisiva culturale in prima serata, eppure i format del nuovo servizio pubblico, grazie anche al carisma di un conduttore poliedrico e molto avvezzo anche alla comunicazione non verbale, hanno sbaragliato ogni più rosea statistica.
La divulgazione della Bellezza del Patrimonio culturale, infatti, cambia pelle e necessita di parole più immediate e spendibili nel quotidiano di ognuno di noi, anche avvicinandosi alla dimensione locale, per ritrovare una chiave di lettura appassionante e coinvolgente.
Da Francesco Guarini all’arte del battiloro, dalla concia della pelle alla cima di Pizzo San Michele, la cittadina pedemontana può vantare un’immensa storia lavorativa, artistica e tradizionale, senza dimenticare il prezioso patrimonio ambientale ed archeologico e proprio per questo motivo il gruppo promotore accompagnerà cittadini e followers alla scoperta di questa Bellezza a portata di mano, ma che resta spesso dimenticata e poco valorizzata.
Tantissimi i dettagli architettonici ed i capolavori d’arte che arricchiscono gli edifici sacri di Solofra, chiamata anche la Città delle trenta chiese, una per ogni giorno del mese. In realtà, molte di esse sono andate distrutte a seguito di profondi cambiamenti urbanistici nel corso dei secoli e anche per questo motivo il progetto “SolofraEcclesiae” tenderà proprio a scoprire queste tracce sbiadite nelle pieghe della storia, eppure cariche di fascino e suggestione.
Il primo appuntamento è con la chiesa a pianta ottagonale di Santa Teresa, gioiello del Rione Sorbo in Solofra:
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