Tutta una messa in scena. Salvatore Mannino, l’imprenditore di Lajatico scomparso e ritrovato apparentemente senza memoria in Scozia, ha confessato agli inquirenti di aver simulato la sua scomparsa. Il 52enne ha raccontato di aver pianificato tutto nei minimi particolari, con il preciso scopo di riconquistare il suo ruolo «all’interno della famiglia», ma anche di sfuggire alla routine che lo aveva «stressato», soprattutto per la presenza ingombrante della suocera.
L’imprenditore ha reso dichiarazioni spontanee agli inquirenti con le quali ha spiegato anche il motivo degli oltre 10 mila euro in contanti lasciati a casa: servivano, avrebbe detto, «per non far mancare il suo sostegno economico alla famiglia» durante la sua assenza ma di essere sparito «per far capire a moglie e figli quanto fosse importante la mia presenza in casa». L’imprenditore aveva pianificato anche il suo rientro dopo alcune settimane di assenza, e a Edimburgo aveva già preso una stanza in un piccolo albergo, ma «il malore improvviso nella cattedrale di St. Gilles» ha mandato all’aria i suoi piani e ha interrotto la sua fuga preparata dopo accurate ricerche su come scomparire senza lasciare traccia effettuate su internet.