I finanzieri del comando provinciale di Napoli, nell’ambito del costante servizio di controllo economico del territorio, hanno effettuato un ingente sequestro di prodotti ittici nel capoluogo partenopeo, in occasione delle tradizionali aperture notturne delle pescherie dell’”antivigilia” e del 30 dicembre. L’attività di servizio dei militari del i gruppo Napoli, della compagnia Portici, e delle tenenze di Ischia e Capri, che trae origine da un’intensificazione dei controlli nel settore del commercio di prodotti ittici, particolarmente attivo nei giorni antecedenti la vigilia di natale ed il veglione di capodanno, ha permesso di rilevare un’accentuata evasione fiscale: è stata infatti registrata una percentuale di irregolarità nel rilascio del documento fiscale pari ad oltre il 65 % (51 esercizi irregolari su 78 controllati). allarmante quanto emerso nel comune di Napoli, ed in particolare nei pressi di porta capuana, del lungomare, e nei quartieri Pianura e Soccavo, dove 5 venditori ambulanti sono stati “pizzicati” dalla fiamme gialle a vendere prodotti ittici privi delle prescritte autorizzazioni per il relativo commercio. gli stessi, sprovvisti di partita iva, operavano inoltre privi del prescritto misuratore fiscale (lo strumento necessario per il rilascio della certificazione del corrispettivo). Attesa la violazione dell’art. 30 della legge regionale 1/2014 il pesce, pari a 282 chilogrammi, è stato sequestrato (art. 29 del decreto legislativo 114/1998), ed essendo deperibile, consegnato per fini benefici. le fiamme gialle del i gruppo Napoli, coadiuvate dai militari delle tenenze isolane di capri ed Ischia, hanno inoltre passato al setaccio le affollate vie del centro storico, prese di mira, come ogni anno, dalle migliaia di turisti in visita ai famosi “presepi” della tradizione partenopea, ed in cerca delle migliori prelibatezze natalizie delle cucina napoletana. nei weekend del mese di dicembre e nell’ultimo fine settimana di novembre, sono stati così sottoposti a controllo oltre 100 esercizi commerciali dediti al commercio di souvenir e di alimenti: più del 85% delle attività è stato sanzionato per il mancato rilascio del documento fiscale.