Alla luce delle notizie apparse in queste ore sugli organi di stampa della provincia di Avellino riguardo alla gara in oggetto disputato presso lo stadio comunale “Nocelleto” di Cesinali (AV), l’Associazione Sportiva Dilettantistica Marzano, attraverso il vice presidente Vincenzo Petrella, ritiene opportuno fornire una serie di chiarimenti.
Confermiamo in toto la versione dei fatti fornita dalla Associazione Sportiva Dilettantistica Mercogliano, attraverso le parole del suo presidente Antonio Sarti.
A pochi minuti dal termine del primo tempo di gara regolamentare, quando la gara è sul risultato di 1 a 0 in favore della compagine del Marzano, a seguito di un fallo di gioco ai danni di un tesserato del Marzano, tra l’altro non rilevato né sanzionato dal Direttore di Gara, si accendeva un parapiglia tra alcuni tesserati di entrambe le panchine. Normali battibecchi e discussioni di gioco, tra l’altro non sanzionati dal Direttore di Gara proprio in virtù del fatto che non c’è stato alcun atto violenza, né alcun contatto tra i tesserati delle due squadre. Nulla insomma che abbia potuto minare l’incolumità fisica del Direttore di Gara e dei tesserati.
Contestualmente, sugli spalti le due tifoserie tentavano di entrare in contatto, favoriti dall’assenza presso lo stadio “Nocelleto” di Cesinali di barriere di separazione tra i settori delle due tifoserie. Ciò nonostante, si ribadisce quando dichiarato dall’Associazione Sportiva Dilettantistica Città di Mercogliano, ossia che non si sono verificati contatti fisici né violenza di qualsiasi tipo. Tra l’altro, si precisa che la maggior parte delle persone delle due tifoserie, compresi i tesserati Dirigenti delle due società, si sono prodigati, riuscendoci, per calmare gli animi e stemperando ogni tensione.
Ad ogni modo la confusione e la concitazione del momento, a cui si aggiungono l’assenza di collaboratori e di commissari di gara, unitamente all’assenza ancor più grave di esponenti delle forze dell’ordine, hanno indotto il direttore di gara – a nostro avviso, giustamente – a sospendere la partita.
Si ribadisce e si chiarisce, ancora una volta, che nessuna persona, né all’interno né all’esterno del terreno di gioco, ha avuto bisogno di ricorrere alle cure mediche.
Si ribadisce e si chiarisce che tutti i tesserati di entrambe le squadre hanno accettato di buon grado la decisione arbitrale.
Si chiarisce, infine, che le forze dell’ordine, al loro arrivo, hanno potuto constatare il summenzionato stato di tranquillità e di pacatezza del momento, sia tra i tesserati delle due società, sia tra i tesserati e l’arbitro, sia tra le due tifoserie.
Anzi, riteniamo che ci fossero addirittura le condizioni per rientrare in campo e riprendere la gara, confortati tra l’altro dalla presenza delle forze dell’ordine sopraggiunte dopo la sospensione della gara.
Tanto per quanto di competenza. (Comunicato Stampa)