Non si è fatta attendere la replica alle dichiarazioni rilasciate ieri dal primo cittadino avellano, Domenico Biancardi, durante un’intervista rilasciata alla nostra rubrica “Parliamo di…” da parte del dirigente del circolo “Giovanni XXIII” di Baiano Vincenzo Serpico. Ecco il testo della lettera inviata dal dirigente al primo cittadino avellano nonché presidente della Provincia di Avellino Biancardi.
Gentile sindaco, ieri sera ho avuto modo di seguire il suo intervento nella rubrica in oggetto e ne deduco quanto Le comunico di seguito. In data 30 gennaio i miei interventi nella omologa rubrica sono stati improntati al rispetto delle persone ed alla consapevolezza che la mia presenza, avesse un taglio puramente sociale e non politico. Perciò sono meravigliato, del fatto che lei abbia esordito dichiarando “attacchi politici” quelli proferiti da me, dal dottore Tulino e (quelli forse si) della consigliera Cacace. Rimango sorpreso del fatto che lei più volte abbia ripetuto il sostantivo “offese”! Ritengo che le critiche portati ai suoi amministratori (Caruso e Carpentiero) abbiano tutti i fondamenti di veridicità e non bisogna confondere le funzioni con le persone: rigetto le affermazioni “sono state fatte delle offese a dei professionisti”! In quel dialogo democratico che deve esistere nel terzo millennio a tutte le latitudini, non si può confondere “il pubblico servizio” con i “personalismi”. Risultano del tutte improprie le sue affermazioni in merito ai dirigenti scolastici del mandamento, rei di non avere foraggiato adeguatamente la pubblicazione “di un fantoccio” che risponde al nome di Fondazione Avella città D’Arte. Così come le farà bene ed avrà competenze nel “lavoro” di avvocato, difendo me stesso, la professoressa Ambrosino e la professoressa Conte dal “suo inutile attacco” e la invito amichevolmente ad astenersi in merito ad ulteriori cadute di stile sul tema. La invito fortemente ad andare in piazza, ad andare al teatro Biancardi, ad aprire le porte della giunta e della sala consiliare per un confronto pubblico sul tema delle disabilità, che tanto poco ha contraddistinto il suo operato in materia. Troppo poco lo scivolo a Piazza Convento, troppo poco i paletti del parcheggio selvaggio, troppo poco per la fruibilità dei beni culturali, troppo poco aver solo iniziato a parlare di piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche in generale. Come cittadino aspetto il museo virtuale, aspetto il nuovo palazzo comunale, aspetto che il palazzo ducale sia trasformato in biblioteca comunale , luogo permanente di cultura e caffè letterario, aspetto l’insediamento del forum delle persone disabili, aspetto l’attuazione del progetto “dopo di noi”, aspetto la lingua italiana dei segni per i non udenti (e non per i ciechi) aspetto la sezione speciale di testi audio e braille, aspetto un vero piano di politiche sociali, che non può essere confuso con la sola esistenza di un organo consultivo delle associazioni: poco e niente! Mi auguro di continuare ad avere con Lei un rapporto franco e leale e le confermo la mia disponibilità di singolo e di associazione: non faccia anche Lei il Don Chisciotte! Cordiali saluti e… a presto, Vincenzo Serpico.