Molti cittadini ci stanno chiedendo delucidazioni sulle sorti del Forno Crematorio da installare nel cimitero della frazione San Michele, un progetto approvato durante lo svolgimento dello scorso consiglio comunale da parte della maggioranza e dalla stessa maggioranza definito come “un’emancipazione sociale a impatto zero“.
A tal proposito necessitano, allora, due considerazioni: 1) la scelta fatta lungi dall’essere un segno di emancipazione ed i commenti del dopo consiglio di qualche consigliere di maggioranza ne danno piena conferma; 2) l’annuncio da “premio Nobel” circa l‘impatto zero sull’ambiente è stato fatto in assenza di documenti che lo comprovino, nè di carattere scientifico, nè di altra natura.
Alla luce di ciò e dopo la pubblica assemblea organizzata dal nostro Gruppo al fine di informare la cittadinanza su quanto deliberato dall’amministrazione Aufiero, lo scorso lunedì 4 marzo abbiamo richiesto la convocazione di un consiglio straordinario con l’obiettivo di chiedere la revoca della scellerata decisione presa in autonomia.
Ebbene, ad una settimana dalla richiesta di convocazione del consiglio comunale, non abbiamo ricevuto alcuna risposta e, anche se per riunire il consiglio vi è un termine stabilito dalla Legge di 20 giorni, riteniamo che l’argomento meriti, sicuramente, una corsia preferenziale con carattere d’urgenza. A questo punto, in attesa della convocazione del consiglio comunale, ci sentiamo di suggerire ai nostri amministratori di bloccare, almeno con una delibera di giunta, l’iter della sciagurata decisione assunta. Questa sarebbe la sola e vera emancipazione di questa triste vicenda.
(SiAmo Pratola Serra – C-S)