Si chiama Fabio Strinati ed è un poeta, artista visivo, compositore e fotografo. Ha 31 anni, ed è nato a San Severino Marche (MC). Coltiva la passione per la poesia da diversi anni, così come anche la passione per la musica che esercita fin da bambino. Suona il pianoforte con il maestro Fabrizio Ottaviucci. Oggi vi presentiamo un suo breve componimento poetico dedicato a Don Giuseppe Diana, presbitero, nell’anniversario della sua uccisione da parte della Camorra nel marzo del 1994. Un testo alla sua memoria.
A DON PEPPE DIANA (un chicco di grano, uno al cielo)
Ho una preghiera foderata di bianco.
Un gesto per il popolo a volte stanco, scurito
in vólto a causa di uno sparo
che ferisce persino il suo stesso vuoto.
Provo un dolore immenso
nel vedere una famiglia che trema che segregata
vive dietro una finestra
che ha paura di spalancarsi alla vita,
avvolta da un’anima troppo preoccupata
di mostrarsi forte quand’è un’arma in pugno
a dettare il ritmo del respiro,
o il battito del tempo.
Ho una preghiera ammantata di bianco.
Un gesto per il popolo spesso vessato dal branco,
una frase avvolta da un pensiero
come inizio di una vita che si rasserena
mentre un’altra che si preoccupa
per chi vive un’arida giornata
o di quel sole cosí caldo
che nasce ogni mattino,
che potrebbe
non arrivare a sera.
FABIO STRINATI