NOLA (NA) – I migliori debaters delle scuole italiane si sfideranno nel corso di 4 giornate ricche di emozioni che al termine dei 57 dibattiti in programma decreteranno la sq uadra vincitrice di questa seconda edizione delle Olimpiadi di Debate.
Un evento al quale partecipa anche la Campania con il proprio team composto dai 4 allievi del liceo classico “G. Carducci” di Nola, Anastasiya Mamonova, Chiara Lippiello, Francesca Socci e Pietro Pecchia, accompagnati da due dei loro docenti coach, proff. Maria Rosaria Buono che svolgerà il ruolo di giudice e Maria Luisa Rionero . Dopo aver superato le selezioni regionali lo scorso 11 febbraio, i ragazzi si sono assicurati il pass di partecipazione alla sessione finale di Tivoli.
Un evento che riflette il crescente interesse nei riguardi di questa disciplina e rappresenta il momento culminante di due anni di preparazione che ha coinvolto oltre 1300 studenti, 440 scuole e 350 docenti in corsi di formazione base e di approfondimento.
Ma che cosa è il Debate e quali sono le sue finalità? Un dibattito è una discussione formale, governata da precise regole di condotta, nella quale due squadre, composte ciascuna da due o tre studenti, sostengono e controbattono un’affermazione data, ponendosi in un campo (PRO) o nell’altro (CONTRO), senza che questa posizione rifletta necessariamente la propria opinione. Caratteristica essenziale del dibattito è quindi data dalla possibilità di essere chiamati a difendere opinioni in contrasto col proprio pensiero, chiedendo quindi allo studente una forma di flessibilità mentale e di apertura alle altrui visioni tanto più necessaria in tempi di rigidità e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni.
Una pratica consolidata da tempo nelle scuole, nei college e nelle università straniere, tanto che le prime società di dibattito, fondate negli Stati Uniti e nel Regno Unito alla fine dell’ottocento, avevano già allora come finalità principale quella di sviluppare la capacità di “parlare in pubblico e dibattere”.
Il Debate è dunque una pratica che promuove la capacità di ascolto nel rispetto delle idee e delle posizioni degli avversari e favorisce l’educazione alla cittadinanza democratica e partecipativa. Il dibattito regolamentato ha infatti come scopo quello di fornire gli strumenti per analizzare questioni complesse migliorando in questo modo la comprensione critica di temi d’attualità.
Un’iniziativa sostenuta e patrocinata dal MIUR, che sin da principio si è attivato per rendere operativa una struttura nazionale che con il supporto degli Uffici Scolastici Regionali e di Scuole Polo Regionali realizza corsi di formazione al Debate per docenti e studenti delle scuole italiane. Ma un ruolo importante e significativo ha svolto e continua a svolgere anche INDIRE, attraverso il Movimento Avanguardie Educative, che annovera il Debate tra le principali idee innovative del Manifesto del Movimento.
Un movimento in continua crescita, tanto che per la prima volta una squadra italiana è stata invitata a partecipare alla Competizione Mondiale di Debate, svoltasi a Zagabria nel luglio 2018. Per offrire nuovo impulso alla diffusione del Debate, è del 2017 la pubblicazione del primo testo di Debate in italiano, “Debate. Pratica, teoria e pedagogia”, e del 2018 la stampa della traduzione del manuale di Christopher Sanchez, Presidente dell’Associazione Nazionale Tedesca di dibattito, “Il Debate nelle scuole”.