Riceviamo e pubblichiamo. Una giungla urbana. Con l’arrivo della stagione primaverile la natura si ridesta e l’amministrazione comunale per non farsi trovare im- preparata a tutto questo, per una insana e radicata abitudine, offre il peggio di se mostrando un desolante quadro di abbandono e degrado. I preparativi, allo squallido spettacolo, sono curati nei minimi dettagli, veri professionisti esperti del nulla, del non curare il verde, del non potare gli alberi nel far prosperare le erbacce.
Al Rione Gescal ci sono i luoghi più soggetti alla noncuranza ambientale. E non solo. Anche strutture abbandonate, come la ex Chiesa Evangelica, sono abbondonate alla totale negligenza con gravi rischi per la pubblica incolumità.
Abbastanza evidente è il servizio di pulizia inesistente e/o non sistematico e costante e la situazione di degrado delle aiuole e dei prati dominati da erbacce diventate ricettacolo di rifiuti, rifugio per randagi, insetti, zanzare e ratti con seri rischi igienico/sanitari. Il dissesto dei marciapiedi e le griglie di scolo per le acque piovane occluse, invece, creano problemi di pubblica incolumità.
Abbiamo segnalato più volte le condizioni pietose. Non è accettabile che il verde sia manutenuto in questo stato. La programmazione di interventi è fondamentale per garantire un livello manutentivo costante ed evitare possibili situazioni di degrado estetico.
Tutelare il patrimonio arboreo di oggi progettare e realizzare un verde pubblico sano e sicuro per il futuro, questa è la linea che un’amministrazione comunale dovrebbe portare avanti ed invece, quali siano i programmi, del Comune, per il mantenimento del verde non si sa ma, è evidente che, lo stato di abbandono, il disordine e l’incuria stanno assestando il colpo di grazia al verde cittadino.
Tenere il verde in perfetto stato deve essere una priorità una ricchezza che va conservata e curata. Si chiede, ancora una volta, all’amministrazione comunale se esiste un piano degli interventi di ordinaria manutenzione e che venga effettuato tempestivamente un intervento di ripristino per permettere la corretta fruibilità pubblica degli spazi.
Lasciare che la manutenzione e la pulizia siano rimesse alla buona volontà e all’iniziativa di un gruppo di volontari significa negare l’esistenza di un’amministrazione pubblica, di un sistema sociale organizzato e di un’organizzazione politica. Siamo convinti, inoltre, che chi Amministra la “cosa pubblica” si troverà, prima o poi, ad affrontare le conseguenze derivanti dalle responsabilità e dagli atti mancati verso la società che amministra.
Un po’ di foto “promozionali” per rappresentare lo stato di trascuratezza degli alberi, della pulizia delle piccole aiuole e del verde in generale. (articolo della Lega Cicciano responsabile Umberto DeLuca)