di Luigi Simonetti
L’importante mostra di arte contemporanea, che si é svolta a Cimitile dal 4 al 31 maggio, nello splendido scenario di Palazzo Forte, con la partecipazione di artisti provenienti da tutto il mondo, é stato un evento straordinario organizzato dall’artista Rosario De Sarno su un’idea che io coltivavo da almeno quarant’anni, quando collaboravo con il professore Cleto Carbonara. E stato un evento ricco di stimoli educativi aperti al mondo e di fermenti creativi inclusivi di ragazzi ipovedenti, in un policentrismo estetico del sole dell’arte e della luminosità della vita in un universo infinito. Io sono convinto che la vita infinita dell’arte e il tormento dei veri artisti contengano in sé la ricerca di regole nuove per cambiare le vecchie e inventarne altre, ancora più nuove: si che l’arte é policentrica per sua stessa natura. La mostra sul “Policentrismo dell’arte” ha coinvolto artisti provenienti da ogni parte dell’Italia, dell’Europa e del mondo, richiedendo notevoli sforzi e un eccezionale impegno, non solo da parte della Pro Loco e del Comune di Cimitile, ma di Enti pubblici e privati dinamicamente operosi in un territorio ricco di storia, di arte e di cultura. La mostra é stata organizzata secondo un pluralismo linguistico che esprimesse emozioni, impressioni e sentimenti tradotti in forme grafiche e immagini che raffigurassero in profondità i veri volti del mondo e della vita, cosi come ha voluto Rosario De Sarno sempre attento alle mie considerazioni estetiche del “bello” e dell’ ”arte”, in un mondo che cambia vorticosamente ogni giorno nell’epoca del Web. La gioia e il dolore, il sentimento e la ragione sono l’anima dell’arte e molti giovani ipovedenti e in difficolta psicofisiche di varia origine e natura, si sono appassionati mostrando eccellenti doti artistiche e una sensibilità lirica, estetica e artistica di altissimo livello e grande profondità espressiva. L’arte é veramente il sole della vita in un universo infinito.