È passato un anno da quando Libera Avellino e la famiglia Campanello con una fiaccolata hanno lanciato un appello per chiedere verità e giustizia per Pasquale. Ma di anni ne sono passati oramai ventuno dall’8 febbraio 1993. Quel lunedì sera Pasquale Campanello tornava a casa dopo il suo turno da Sovrintendente Capo del Corpo di Polizia Penitenziaria a Poggioreale. A 32 anni è stato ucciso da quattro killer che l’hanno colpito con 14 colpi di arma da fuoco nei pressi della sua abitazione a Torrette di Mercogliano. Fare memoria di Pasquale e di tutte le vittime innocenti delle mafie è un dovere. “L’attesa di giustizia dei familiari, è l’attesa di tutti i cittadini onesti, di tutta l’Irpinia che non dimentica – recita l’appello di un anno fa ancora attuale – Pasquale Campanello non può essere solo il ricordo di un nome o di un volto, di un titolo di giornale sbiadito dal tempo, ma deve essere l’imperativo di una ricerca senza compromessi di verità e giustizia. Noi tutti lo ricordiamo come vittima innocente delle mafie, lo Stato lo deve ricordare come un suo fedele e onesto servitore”. In più di venti anni, infatti, sono stati istruiti e celebrati molti processi che hanno aperto più di uno squarcio di verità su tanti omicidi ed episodi criminali consumatisi proprio dentro ed intorno ai clan ed ai loro boss passati anche nel carcere di Poggioreale. Tante sono anche le rivelazioni dei pentiti e dei collaboratori di giustizia che hanno aiutato gli inquirenti a svelare mandanti ed esecutori di tanti delitti di camorra e siamo convinti che sia lì che vadano ricercati i responsabili dell’omicidio di Pasquale Campanello. Proprio per ricordare ai magistrati, alle istituzioni e alla città l’impegno che un anno fa è stato preso per far luce sull’omicidio sabato 8 febbraio alle ore 18 Libera Avellino accenderà una candela davanti al Tribunale di Avellino. Sarà un modo per tenere viva la memoria, per ricordare Pasquale a una città e una provincia troppo spesso distratta. Ma soprattutto sarà il modo per rinnovare il nostro impegno contro le mafie, nel nome di Pasquale Campanello e di tutte le vittime innocenti irpine”, conclude la nota di Libera.