La Festa dei Nonni è festeggiata il 2 ottobre, ed è una ricorrenza civile introdotta con la legge 159 del 31 luglio 2005. Fino allo scorso anno, anche Forino, grazie alle sue valenti istituzioni scolastiche , donava alla festa dei nonni un significato davvero importante. Questo già attraverso un’ attenta preparazione all’evento che partiva dalle Scuole dell’Infanzia site sul territorio, per poi passare agli altri plessi soprattutto quelli della Primaria delle frazioni e di Contrada. Il tutto iniziava con un lavoro di avvicinamento pratico dei nonni ai piccoli nipotini, con incontri ravvicinati , dove laboratori di arte , manualità e racconti di vissuti di vita passata, catapultano il bimbo , già dalla tenera età, alla figura degli stessi, come risorsa da amare e preservare. E cosi che , gli “studenti in erba”, passando a quelli “Senior” dei vari plessi del comprensorio , venivano indirizzati dal corpo docenti , ad una linea più evoluta, nell’ottica dell’evento con la preparazione di testi , poesie, laboratori di manualità dettagliati e specifici nelle linee guida del significato metodico di studio. Il tutto con il suggello definitivo, che trovava “Gioia” nella gioia soprattutto dei preziosissimi Nonni , con la manifestazione conclusiva ( La Recita) di questa grande festa . Quest’ anno riguardo proprio alla Recita, quanto ad incontri scolastici Nonni – Bambini purtroppo le cose, i fatti, non sono andate così. Vuoi il cambiamento ai vertici dirigenziali, per cui ancora ci si è entrati nell’ ottica, o ancora si è compreso appieno la prerogativa degli stessi , Vuoi la mancanza di strutture, vedi l’ indisponibilità della Palestra di Via Marconi, per la quale, fare due porte di emergenza, solo a Forino lo si fa diventare un’ ” Impresa Titanica”. Fatto sta che di tutto cio’, a tanti , anzi io direi a tutti i nonni forinesi, non rimane solo che la delusione , anzi l ‘ amaro in bocca, di non aver avuto quella “soddisfazione di recitazione” di bambino che fa diventare di nuovo bambini, con la speranza che, con le prossime festività natalizie, sopra il Pandoro Bauli, i genitori forinesi , non trovino “l’Amaro della Vecchia Romagna” anzichè il dolcificante dello zucchero a velo. Si perche’, se il buongiorno e’ davvero questo, figuriamo a metà anno, con il prossimo Santo Natale che cosa ne sarà. Staremo a vedere. Daniele Biondi.