“L’iniziativa proposta dalla UIL di un Consiglio Comunale, quale un momento di riflessione comune sulla emergenza criminalità, deve segnare la ripresa di un’azione collettiva e chiara senza sottacere niente e nulla su quanto vive la comunità Irpina.
La Città di Avellino deve necessariamente riprendere il ruolo guida delle politiche di sviluppo e legalità dell’intera provincia, ogni azione che miri ad innalzare il livello di coscienza e conoscenza dei fenomeni deve essere nella sensibilità e nella disponibilità dell’intera comunità.
Riprendere il protocollo della Legalità tra Comune, Associazioni datoriali e Sindacali da definire nella sede del Governo in Città con il Prefetto, può costituire il primo passo per offrire il reale segno di distanza da comportamenti e culture deviate. Anche un cantiere che chiude senza motivo per mesi (vedi la Lioni-Grotta) dà la sensazione di abbandono e disperazione, dà adito a percezione di illegalità possibile.
L’Irpina non è avulsa da fenomeni deviati, quindi dalle politiche del lavoro, dai modelli di sviluppo sani e compatibili possono e devono partire segnali di una inversione di tendenza, che arrivi alle nuove generazioni come un percorso virtuoso che può ridisegnare la mappa dei diritti che anche quando minimamente negati, possono costituire il terreno di coltura della illegalità e della devianza.
Il sindacato Irpino è impegnato in tal senso e non farà mancare supporto e stimolo alle azioni che comunemente si vorranno definire”.