Un nuovo prestigioso riconoscimento per la Festa della Lucerne. La Regione Campania (con Decreto Dirigenziale n.205 del 7 ottobre 2019 della Direzione Generale per le Politiche Culturali e il Turismo) ha, infatti, approvato l’istanza presentata dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Salvatore Di Sarno ed ha iscritto la Festa delle Lucerne nell’inventario Ipic degli elementi culturali immateriali campani. Un inventario che cataloga, appunto, il patrimonio culturale immateriale e le pratiche tradizionali connesse alle tradizioni, alle conoscenze, alle pratiche, ai saper fare della comunità campana, così come definite dalla Convenzione UNESCO per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale del 17 ottobre 2003, ratificata dall’Italia con legge n°167/2007. Stesso riconoscimento anche per la Pertica, (‘A Perteca) la cui candidatura è stata promossa dall’Accademia Vesuviana di Tradizioni Etnostoriche di cui è presidente Biagio Esposito.
La Festa delle Lucerne si svolge nel centro antico del Casamale ogni 4 anni e si conclude nel giorno dedicato alla Madonna della Neve ed “affonda le sue radici in una tradizione antichissima di origine pagana e contadina. Durante l’evento il quartiere antico si illumina di migliaia di fiammelle nei suoi vicoli. Tracce storiche se ne rinvengono in testi altomedievali e rinascimentali ma qualcuno ne ipotizza l’origine ancora più indietro nel tempo. Con sufficiente certezza la festa nasce come festa pagana, legata al culto della luce, di origine mithriaca, e a quelli ciclici della morte e della rinascita della terra e dell’uomo. Come per tutti i riti pagani, anche in questo caso la festa popolare si intreccia con una festività religiosa che si sovrappone senza però snaturala, modificandosi, nel solco della religione cattolica. L’occasione è quella della celebrazione della Madonna della Neve”.
La Pertica è “una cerimonia di peculiare significazione ancestrale iscritta nel grande tradizionale libro dei culti arborei, persistenti dall’età preclassica ad oggi. A Somma Vesuviana, il Sabato dopo Pasqua e il 3 Maggio, viene offerto un ramo d’albero dall’innamorato all’amata nel corso di danze tradizionali al ritmo della tammorra accompagnate da un canto. E per Somma Vesuviana una identità tutta singolare, che colora l’intera Comunità/Territorio, davvero partecipe, durante la grande festa del Sabato dei Fuochi e del 3 Maggio : eventi costellati dalle “paranze”, veri e propri carri ex voto, con musici e cantori, avvinti dall’entusiasmo della festività”.
“Una bellissima notizia”, commenta il sindaco Salvatore Di Sarno, “Anche in questa occasione la nostra Amministrazione non si è lasciata sfuggire l’opportunità di partecipare all’avviso promosso dalla Regione candidando la Festa delle Lucerne, risultata vincitrice tra più di cento proposte. Non era assolutamente scontato rientrare tra i progetti ammessi. Grazie al lavoro di squadra tra l’assessore alla Cultura, Flora Pirozzi, con il supporto di Arturo Amitrano, manager della società di consulenza internazionale che ha affiancato il nostro Ente nelle attività di scouting di opportunità di finanziamento, nonché alla collaborazione del Comitato Festa delle Lucerne, nella persona dell’ex presidente Nicola D’Avino, il Comune ha presentato un progetto valido, premiato dalla Regione con l’inserimento della Festa nell’inventario regionale Ipic. Complimenti anche all’Accademia Vesuviana di Tradizioni Etnostoriche per aver fatto un ottimo lavoro con un altro punto cardine della nostra tradizione”.
Un successo che soddisfa lo stesso assessore Pirozzi: “E’ un risultato meritato per questa Amministrazione che si sta adoperando con il massimo sforzo per promuovere la Festa delle Lucerne. Dopo il finanziamento della Regione Campania ottenuto nel 2018 e l’inserimento da parte del quotidiano britannico “The Telegraph” tra gli 11 Festival di Luci più belli e famosi d’Italia, siamo orgogliosi di condividere con la cittadinanza l’ennesimo riconoscimento ottenuto”. L’Amministrazione del primo cittadino Di Sarno, fin dal suo insediamento, ha messo al centro della propria agenda politica la valorizzazione delle tradizioni e delle eccellenze sommesi. Il traguardo raggiunto oggi è un’ulteriore dimostrazione di come con l’impegno e le capacità è possibile ottenere risultati prestigiosi.