SCISCIANO. SPETTACOLO CULTURALE “NA VOTA SE PARLAVA LATINO” di F.STROCCHIA

SCISCIANO. SPETTACOLO CULTURALE “NA VOTA SE PARLAVA LATINO” di F.STROCCHIA

Domenica 20 ottobre 2019 presso il Teatro Comunale di Scisciano è stato messo in scena lo spettacolo “Na vota se parlava latino”, realizzato per la presentazione del libro del dr. Francesco Strocchia “Latine loqui. Passato e presente. Si può parlare latino oggi”. La serata, promossa dal Comune, dall’Assessorato alla Cultura, Prof.ssa Giovanna Napolitano e dall’Ente Teatro Autonomo di Scisciano, ha voluto fornire il pretesto per farci riflettere sulle nostre radici, sulla nostra identità attraverso l’uso della lingua latina ed il meraviglioso mondo delle arti: la musica, il teatro, la poesia. Si può parlare latino oggi? Questa è la domanda che ha posto l’autore del libro. E, con molta eleganza e semplicità, è riuscito, per qualche ora, a rimuovere il latino dalla soffitta, dove ingiustamente è stato segregato negli ultimi tempi. La rappresentazione è iniziata con una breve tavola rotonda, a cui hanno partecipato l’assessore alla Cultura prof.ssa Giovanna Napolitano, il Sindaco prof. Edoardo Serpico e la prof.ssa Stefania Spisto, presidente dell’Associazione “il quaderno edizioni” ed editore del libro. Entrambe le professoresse hanno affermato che il Latino, anche se molti lo considerano una lingua morta, non al passo con i tempi e inadeguata ai cambiamenti socio-economici del Duemila, al pari del greco, vive in mezzo a noi, ci educa ad avere stima delle cose belle della vita, ci ricollega alle nostre radici, fa parte del nostro bagaglio culturale rimanendone traccia nei vocaboli e nei modi di dire che usiamo quotidianamente. Il sindaco, in particolare, partendo dal lavoro svolto dal dr. Strocchia, ha colto l’occasione per congratularsi con quanti sostengono e promuovono iniziative a sostegno della cultura e tendenti a consolidare il senso di appartenenza alla comunità locale. Lo spettacolo è continuato, poi, con un divertentissimo dialogo tra il Dott. Francesco Strocchia (nella parte del dotto) e due cafoni improvvisati per l’occasione, Pietro Esposito e Antonio Mucerino, che con originalità, meticolosità e con scoppiettanti battute, hanno saputo portare in scena gli usi e costumi della società romana, confrontandoli con quelli dei nostri giorni e dando risposta ad ogni curiosità. Si sono anche intercalati momenti musicali, di recitazione ed esibizioni teatrali che hanno contribuito a rendere la rappresentazione più leggera e piacevole. Alcuni alunni della scuola media di Scisciano, appartenenti alla classe 3^ B e 2^ A, preparati dalla loro Prof.ssa Pasqualina Ambrosino, sono stati impeccabili protagonisti del dialogo in lingua latina “Al bar con amici”. Il professore Giovanni Ariola ha magistralmente decantato alcuni versi in latino di Catullo (Invito a cena a Fabullo) e di Giovanni Pascoli (Crepereia Tryphaena). Sublime è stato l’ascolto dalla viva voce della prof.ssa Annalisa De Caro, accompagnata alla chitarra dal maestro Antonio Guida, con l’esibizione di uno dei carmi più belli di Catullo che inneggiano all’amore “Vivamus mea Lesbia”. Immancabile è stata l’esuberanza della compagnia amatoriale dei Menaechmi nella scenetta in vernacolo napoletano, adattata sorprendentemente per l’occasione, in riferimento alla satira del poeta latino Orazio. A concludere, c’è stato l’intervento delll’autore, che ha voluto riba SCISCIANO. SPETTACOLO CULTURALE “NA VOTA SE PARLAVA LATINO” di F.STROCCHIAtta nella scuola, in quanto materia utile per la vita e la crescita dei giovani. Importante, però, modernizzarla e insegnarla con metodi nuovi. Bellissimo il commiato, con le parole del latinista Ivano Dionigi: “Oggi, si può vivere senza il latino, però con il latino si scrive meglio, si parla meglio e si vive anche meglio” .(Pasquale Iannucci)