Sulla scia degli scorsi anni, si rinnova, anche per il 2019, l’appuntamento con la Giornata Mondiale ONU del Ricordo delle Vittime della Strada, in programma la terza domenica di novembre. “Le strade raccontano storie. Perché siano a lieto fine, miglioriamo la sicurezza stradale”, questo il messaggio che giunge dall’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada ONLUS, da sempre impegnata nella sensibilizzazione su tale tema, auspicando un intervento concreto e fattivo da parte delle istituzioni. Come riportato sul sito dell’associazione con sede a Roma, in otto anni (2011-2019) il numero delle vittime è diminuito solo del – 19,2 % (dati AciIstat), addirittura si sottolinea come, nel 2018, il numero dei morti non ha registrato significative riduzioni, con 3.326 vittime, 9 al giorno, mentre il numero dei feriti gravi è aumentato con 18.614 con invalidità permanenti. “Sono dati che chiamano in causa la responsabilità delle istituzioni, dimostrando che la prevenzione non è reale priorità dello Stato: le istituzioni non si sono poste in tempo il problema dell’obiettivo da raggiungere e non hanno definito adeguate strategie”, queste le parole della presidente di AIFVS Onlus, dott.ssa Giuseppa Cassaniti.
Sulla base di tale opera di prevenzione, l’Associazione “Social – Disco” aderisce alla Giornata, organizzando, nuovamente, una messa commemorativa in ricordo di tutti coloro che hanno perso la vita in seguito ad un drammatico incidente stradale. L’appuntamento è per domenica 17 novembre, alle ore 11,30, presso la Chiesa di San Matteo Apostolo in Nocera Inferiore, affinché si possano risvegliare le coscienze
di tutti, facendo memoria di coloro che probabilmente non hanno ancora ottenuto una degna giustizia. “Per questa nuova occasione invito, in maniera sentita, tutte le famiglie che hanno perso i propri cari in seguito ad un incidente stradale. Anche a tali famiglie il nostro accorato invito”, con queste parole il presidente della “discoteca della prevenzione”, Maurizio Schettino, estende l’invito è esteso ai parenti, amici e conoscenti delle vittime, oltre alla cittadinanza dell’intero comprensorio, per un momento di partecipazione, riflessione e comprensione che non resti, però, relegato solo a questa giornata.