“Dobbiamo purtroppo constatare che la classe politica locale è sempre più disattenta rispetto alle questioni sociali e distante dai bisogni della comunità. Per questa ragione, credo sia opportuno dare vita a forme di partecipazione attiva dei cittadini. Un impegno del quale intendo farmi carico personalmente”. Ad affermarlo è Giovanni Ardolino, presidente nazionale dell’Acai, Associazione condòmini assegnatari e inquilini.
“I rappresentanti dei partiti e delle istituzioni irpine – prosegue il dirigente sindacale – ormai si sono completamente conformati alla deriva alla quale stiamo assistendo da tempo, sul piano nazionale. Sempre più spesso ci tocca registrare l’atteggiamento di amministratori pubblici indisponibili al confronto e al dialogo con le forze sociali e con i corpi intermedi. Le scelte della politica si consumano esclusivamente in circoli ristretti e nelle segreterie del notabile di turno. I problemi concreti non vengono affrontati e tantomeno risolti e si alimenta una logica autoreferenziale”.
“In particolare, – sottolinea Ardolino – per quel che riguarda Atripalda, centro nel quale vivo, avevamo sperato in una svolta rispetto al passato, che potesse rilanciare la cittadina, in termini di qualità della vita. Ma dobbiamo manifestare la nostra delusione per i limiti dimostrati dall’attuale amministrazione comunale e dal sindaco, Giuseppe Spagnuolo. E’ necessario, quindi, avviare una nuova fase di impegno politico dal basso, che possa apportare energie nuove e motivate, per far tornare protagonisti i cittadini, per dare risposte alle tante vertenze sociali dimenticate”.