Oltre due milioni di abiti, maschere e giochi, non conformi agli standard di sicurezza, stoccati in quattro depositi di via dell’Omo, nella periferia orientale della capitale. È la scoperta fatta dai finanzieri del Comando provinciale di Roma impegnati nell’operazione «Carnevale sicuro» che ha evidenziato la presenza, nelle maschere, di quantità elevate di «Cicloesanone», composto infiammabile e nocivo per inalazione, oltre che irritante per le mucose, le vie respiratorie superiori, gli occhi e la pelle. Quattro gli imprenditori cinesi denunciati. I falsi «made in China» coprono tutte le stagioni, dagli occhiali da sole e dagli orologi da spiaggia fino alle luminarie natalizie passando per gli articoli di cancelleria alla ripresa dell’anno scolastico: stavolta l’obiettivo era quello di invadere il Carnevale offrendo prodotti a basso costo alle tante famiglie che, in tempi di crisi, cercano di far divertire i figli facendo quadrare i conti. Alcuni dei prodotti sequestrati erano privi del marchio «CE», altri presentavano la grafica «CE» difforme da quella prescritta dalla normativa comunitaria, in modo da ingannare il consumatore finale sul possesso dei requisiti prescritti in tema di sicurezza. «Per l’ennesima volta – sottolineano gli investigatori – la domanda è se valga davvero la pena di barattare salute per un risparmio di alcuni euro e, per l’ennesima volta, la risposta è contenuta nelle poche, scarse, chiare righe degli esami di laboratorio».