“Durante la due giorni di Giracastelli, organizzata dalla Regione Campania, con la collaborazione delle Associazioni locali, si sono esibiti gruppi di artisti vestiti con abiti davvero meravigliosi e sono venuti alcuni turisti a visitare Avella. Un pullman organizzato proveniente da Sorrento, tanti altri provenivano da ogni parte della regione, e un gruppo di camperisti napoletani. Ma ….. ma ….. c’è qualcosa che ancora non va: è chiaro, Avella non è ancora un polo turistico a tutti gli effetti come Pompei oppure Ercolano, ma può diventarlo. Basta creare i presupposti da subito per accogliere queste persone. Mi riferisco a bar aperti in queste occasioni già nel primo pomeriggio, siti archeologici aperti, pineta e zone montane, bed&breakfast, ristoranti, tabacchi e tanta tanta tanta ma tanta pubblicità dei monumenti del territorio, dei prodotti, ovunque, nei siti, sui giornali, su manifesti, cartelloni, opuscoli e libri. Ho avuto diverse esperienze nell’ambito organizzativo nel mio paese e posso dire che i turisti sono interessati a spendere e comprare i prodotti locali, i prodotti della terra, e, ovviamente, a visitare. Visitare vuol dire anche passeggiare per Avella e spendere nei negozi, nelle botteghe, etc. etc. Tutti noi dobbiamo capire che bisogna darsi da fare per raggiungere un obiettivo importante, questo deve essere un obiettivo della Fondazione Avella Città d’Arte: far diventare Avella una cittadina archeologica di rilievo nazionale e puntare dunque sul turismo in modo da investire dei soldi e creare posti di lavoro per noi giovani disoccupati. Alle riunioni al palazzo ducale, dove si programmano gli eventi o progetti importanti devono partecipare tutti, privati, imprenditori, commercianti, associazioni, volontari, etc. etc. Ognuno deve fare la sua parte, senza fare chiacchiere inutili. Inutile lamentarsi della crisi, AD AVELLA IL GUADAGNO E’ A PORTATA DI MANO”. Questa la nota positiva di Michele Amato, referente del Comitato Civico Avella.