Un interessante dibattito si è svolto ad Avella presso il palazzo baronale organizzato dal Movimento Cittadinanza Attiva Abella, avente come tema: “Risorse idriche”. Presenti al dibattito consiglieri di opposizione e maggioranza, esperti nel settore idrogeologico, nonché ex amministratori e tanta gente comune interessata alla discussione. Dopo una relazione iniziale del geologo Giuseppe Rega che nei mesi scorsi ha ricevuto mandato dall’amministrazione Biancardi di studiare gli interventi necessari per un miglioramento di quelle che sono le risorse idriche del paese, interessante è stato l’intervento del geologo Sabino Aquino, dirigente dell’Alto Calore, che vanta una grande esperienza nel settore essendo anche un conoscitore dell’area dei Monti del Partenio e della loro struttura, per aver realizzato per conto della sua società per cui lavora, decine e decine di pozzi. Secondo il dirigente dell’Alto Calore ad Avella si dovrebbe intervenire sulla condotta idrica onde impedire le perdite laddove la stessa si è deteriorata. Circa la scelta dell’amministrazione di realizzare un nuovo pozzo in “località Castello” la sua opinione non coinciderebbe in pieno in quanto il rischio nel perforare un pozzo in rocce carsiche è elevato di trovare discontinuità nelle falde che potrebbero in pochi giorni di utilizzo far ridurre la quantità d’acqua prelevata. Sarebbe più opportuno perforare un pozzo in zone più a valle per un raggiungimento del bacino idrico che è situato proprio nelle zone pianeggianti. Secondo il dott. Aquino sarebbe più utile una ristrutturazione dei pozzi già esistenti per ottenere un aumento della quantità di acqua estratta che nel corso degli anni va scemando. Lo stesso ha sottolineato la buona qualità dell’acqua avellana nulla da invidiare a quella di Serino o di altre acque pregiate.
Pietro Vittoria, ex sindaco avellano alla fine degli anni settanta e assessore durante il quinquennio del sindaco Salvatore Guerriero, accusava le scelte scellerate della giunta Biancardi circa la realizzazione del pozzo in località Castello. Secondo l’ex sindaco sarebbero soldi sperperati quando basterebbe una rifacimento della rete idrica per recuperare i tanti litri d’acqua che si perdono nel tragitto dai pozzi ai rubinetti degli avellani. Critiche inoltre rivolte al sindaco Biancardi per l’aumento spropositato delle tariffe dell’acqua e per i molti errori nel calcolo dei costi relativi alle eccedenze. Vittoria inoltre sottolineava la scarsa manutenzione dei pozzi e delle vasche che da diversi anni non vengono pulite adeguatamente.
Il consigliere Stefano Gentile poneva l’accento su una cattiva gestione dell’acqua nel paese, dovuta ad una scarsa professionalità degli addetti. Proponeva, inoltre, che durante i periodi di emergenza, la possibilità da parte dell’ente di rivolgersi ai numerosi privati che sono proprietari di pozzi, immettendo acqua nelle condutture comunali in cambio chiaramente di un compenso che a parere suo sarebbe inferiore di gran lunga ai costi di realizzazione e di gestione di nuovi pozzi.
Vincenza Luciano, sottolineava, uno dei problemi maggiori è dato dall’alto numero di trasgressori che utilizzano l’acqua senza nemmeno avere un contatore e che come dichiarato dal sindaco Biancardi erano ben 400 i “furbetti” nei confronti dei quali si stanno istruendo procedure sanzionatorie.
Presente al dibattito anche il primo cittadino avellano, Domenico Biancardi, il quale affermava che la realizzazione del pozzo in località Castello non era certamente un suo capriccio, il paese necessita di un intervento immediato su quelle che sono le risorse idriche oramai obsolete. Sono più di trent’anni che non vien e speso un euro per il loro miglioramento, se si tiene conto che la popolazione avellana è andata man mano aumentando – affemava Biancardi – occorre intervenire con la massima urgenza ed ecco che è stato affidato al dott. Rega lo studio per un miglioramento e per la realizzazione di un nuovo pozzo. Gli ex amministratori dovranno spiegare il perché negli ultimi trent’anni non hanno speso un solo euro per mettere ordine ad una rete idrica fatiscente. La scelta sulla realizzazione del pozzo in località Castello veniva spiegata per ragioni strategiche, perché lo stesso andrà a servire una zona del paese che ogni anno nei periodi di caldo soffre una carenza idrica e poi perché è una zona diversa geograficamente dagli altri pozzi, il rischio era di andare a pescare sempre nelle stesse falde. Inoltre si può sfruttare una struttura comunale già esistente in questa località abbandonata da anni. I lavori inizieranno già dalla prossima settimana e comunque andremo avanti per la nostra strada a concluso il primo cittadino avellano.