Le Fiamme Gialle della Campania, in vista dell’approssimarsi del Capodanno, hanno sequestrato oltre 52 tonnellate di fuochi pirotecnici clandestini o detenuti illegalmente.
Il risultato più grosso è frutto di una operazione interprovinciale tra Napoli e Caserta; in particolare, i finanzieri della Compagnia di Giugliano, in collaborazione con i colleghi del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Caserta, dopo aver notato un camion portacontainer che entrava in un’azienda di importazione e vendita di fuochi d’artificio di Teano (CE), hanno sequestrato 30 tonnellate di artifizi pirotecnici di categoria F2, F3 e F4, contenenti una massa attiva di oltre 4 tonnellate di esplosivo, per un valore sul mercato di oltre mezzo milione di euro.
L’impresa legalmente autorizzata ad operare nel settore ha tuttavia immagazzinato fuochi e materiali esplodenti ampiamente oltre i limiti previsti dalla licenza. Sono state sequestrate 2000 batterie di fuochi pirotecnici ed è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria il legale rappresentante della società, un 69enne di Teano (CE), per omessa denuncia all’Autorità di materiali esplodenti.
Contestualmente, la Compagnia di Pozzuoli ha sequestrato all’interno di un opificio clandestino 3 tonnellate di fuochi artificiali, 2 presse per la fabbricazione del materiale pirotecnico e 85 stampi in ferro, 5 kg. di polvere, 1950 mt di miccia pirotecnica e 20 kg di zolfo. Sono stati, altresì, sequestrati l’immobile, ubicato in una zona ad alta densità abitativa di Pianura, e i macchinari utilizzati per la fabbricazione dei fuochi, mentre il responsabile, un 52enne napoletano, è stato tratto in arresto in flagranza di reato per violazioni del Testo Unico di Pubblica Sicurezza e del Codice Penale.
Nel corso di due interventi, i “Baschi Verdi” del Gruppo Pronto Impiego di Napoli, durante un’attività ispettiva nei confronti di una ditta individuale di Castello di Cisterna (NA) operante nel settore del commercio al dettaglio e a seguito di un accesso presso un’abitazione a Qualiano (NA), ha sequestrato nel complesso 80 kg. fra materiale pirotecnico illecitamente detenuto senza la
prevista licenza di Pubblica Sicurezza e ordigni artigianali denunciando 3 soggetti, 1 campano e 2 di origine cinese.
Inoltre, il Gruppo di Nola e la Compagnia di Casalnuovo, nel corso di due controlli su strada, hanno effettuato il sequestro di 140 kg. di fuochi pirotecnici illegali trasportati su due furgoni, denunciando a piede libero 4 cittadini napoletani.
Molto attiva ed efficace anche l’azione repressiva delle Fiamme Gialle della Provincia di Caserta. In particolare, la Compagnia di Marcianise ha bloccato un carico di 14 bancali contenenti oltre 75.000 artifizi pericolosi del tipo “Cobra 6”, per un peso complessivo di oltre 7 tonnellate. Il materiale, che stava per essere spedito in Germania, era stato occultato in scatoloni senza alcuna avvertenza circa la pericolosità del contenuto proprio per sfuggire ai controlli, ma con evidenti rischi di fortuita detonazione durante il trasporto.
Altri due risultati di rilievo erano stati conseguiti pochi giorni fa dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Caserta che aveva individuato un laboratorio artigianale clandestino nelle campagne del comune di Spigno Saturnia (LT), sequestrando 18.000 artifizi già assemblati, del peso di oltre 450 kg., 40.000 semilavorati, 56 kg. di polvere pirica, e in un’altra operazione un appartamento di Vitulazio in cui un pregiudicato stava producendo artifizi del tipo “Super Cobra 6” e “Trac Rendino”: i finanzieri hanno sequestrato 1.800 cilindri di cartone, oltre 800 micce, 55 inneschi per “bombe carta”, 12 kg. di polvere nera, e tratto in arresto il responsabile.
I controlli disposti a livello regionale sono ancora in corso ed altri sequestri sono segnalati in queste ore sia in Provincia di Napoli (Portici, Frattamaggiore, Casalnuovo e Quagliano) che in Provincia di Caserta (Caserta, Aversa, Marcianise e Capua), a conferma di una sinergia operativa tra le Fiamme Gialle campane, in particolare di Napoli e Caserta, particolarmente intensa nella prevenzione e repressione della diffusione clandestina e illegale dei “botti” di fine anno