L’Op Il Guscio di Visciano (Na) dalla lettura di alcuni organi di stampa nazionale prende atto che il ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare (Mattm) dichiara di avere “concluso la predisposizione del decreto attuativo previsto dal Decreto del Presidente della Repubblica 102/2019”.
I due decreti attuativi della direttiva Habitat, a firma del Presidente della Repubblica, prevedono che vi sia un ulteriore passaggio presso la Conferenza Stato Regioni dove i diversi assessori all’ambiente dovranno esprimersi sull’utilizzo della “vespa samurai” per la lotta biologica della “cimice asiatica”.
Si chiede al consigliere delegato, Nicola Caputo, ed al Presidente della Giunta regionale, Vincenzo De Luca, di attivare l’assessorato all’ambiente della Regione Campania affinché vi sia una rapida approvazione degli atti dovuti.
Originaria della Cina, presente in Italia dal 2012 e segnalato in Campania in diverse località solo nell’estate del 2018, la cimice asiatica (Halymorpha halys) è un insetto che arreca notevoli danni alle colture agrarie, in particolare alle piante da frutto, considerato soprattutto la sua notevole capacità di moltiplicazione (le nostre stesse case ne sono sempre più “invase”), anche a causa della mancanza di insetti antagonisti.
La Cooperativa Agricola OP Il Guscio si sta già attivando per individuare tutte quelle iniziative necessarie a contrastare la diffusione incontrollata della cimice asiatica e già dal 2019 ha messo in essere una attenta ed operativa campagna di monitoraggio presso le aziende agricole sue associate, con la collaborazione del Servizio Territoriale Provinciale di Napoli – Regione Campania.
I risultati delle attività di monitoraggio sono stati già presentati durante un convegno pubblico, maggio 2019, tenutosi presso l’aula consigliare del comune di San Paolo Belsito (AV) alla presenza del dott. Massimo Bariselli, fitopatologo del Servizio fitosanitario dell’Emilia Romagna e del prof Garonna , ordinario di entomologia generale a Portici, nella stessa sede furono portati anche esemplari di Cimice Asiatica dando la possibilità agli associati di poter meglio riconoscere la “cimice asiatica” rispetto ad altre cimici locali aventi simili caratteristiche tali da indurre in errore improvvisati o anche esperti consulenti agronomici.
I tecnici della Cooperativa Agricola Op “il Guscio”, dando seguito alla continua richiesta di consulenza da parte degli associati e degli operatori del settore delle nocciole campane, ha già messo in essere anche per l’anno 2020 un’attività di monitoraggio della entomofauna presente nei corileti dei propri associati, già dal mese di gennaio 2020 sono state “acciuffate” una serie di esemplari di cimice asiatica censiti con modalità GPS attraverso applicativi gis e nei primi di marzo è stata riscontrata anche nei terreni irpini di un socio.
L’Op “il Guscio” attrezzerà, presso le sue unità locali, dei laboratori entomologici dove saranno raccolte le cimici asiatiche evidenziate dagli associati, che saranno poi consegnate al CNR di Portici, per contribuire alla costituzione di una biofabbrica regionale di insetti utili e di permettere sempre di più ai propri associati di prendere dimestichezza visiva con un insetto molto dannoso per la corilicoltura Campania, integrata e soprattutto biologica.
Saranno attivati dei corsi specifici di formazione per gli associati a cui parteciperanno esperti nazionali, sia della coltura che dell’insetto, dove saranno divulgate tecniche di monitoraggio, istruzioni per la raccolta e la consegna e riconoscimento dei patogeni del nocciolo, altresì si è già provveduto alla stampa di volantini pieghevoli, comodi per essere portati in campo dagli agricoltori, nonché di poster con le peculiari caratteristiche dell’insetto.
Il costante monitoraggio ed il coordinamento tra produttori e assistenza tecnica nel corso della stagione 2020 sono resi possibili grazie all’attuazione dei Programmi Operativi dell’OCM ortofrutta con la possibilità di limitare gli effetti della cimice seguendo con impegno le direttive tecniche fornite.
Per contrastare questo pericoloso fitofago si invitano gentilmente gli agricoltori e i cittadini a collaborare segnalando (anche tramite foto) il rinvenimento di cimici “sospette”, indicando luogo, data e numero di individui avvistati.