- Federica Guerriero
Dai sindaci delle 430 Città del Vino arriva una proposta per riaprire i territori e far ripartire anche l’enoturismo, appena possibile.
L’Associazione Nazionale propone la defiscalizzazione delle spese per i viaggi degli italiani nel Paese, alla stregua di quanto accade con le spese mediche e sanitarie. “Non appena sarà possibile e nel rispetto delle misure di distanziamento sociale previste” – sottolinea Città del Vino – “il desiderio di muoversi, viaggiare e riavvicinarsi alla “normalità” si diffonderà velocemente; si spera, già in estate, di fare una vacanza diversa nei nostri tanti e differenti territori“.
“Attendiamo le decisioni del governo per riorganizzare la vita sociale, i servizi, le attività e la riapertura dei nostri territori all’enoturismo, nel rispetto delle misure di tutela della salute pubblica – premette il presidente di Città del Vino, Floriano Zambon .”Nell’ottica del rilancio crediamo che poter detrarre le spese di viaggio e soggiorno, debitamente documentate, così come facciamo per le spese mediche incentiverebbe l’enoturismo e darebbe un contributo importante di solidarietà economica alla filiera e alle economie dei territori. Il provvedimento dovrebbe affiancare le iniziative del Governo per sostenere l’economia e le imprese. Il made in Italy – conclude Zambon – va tutelato prima che sia troppo tardi: l’agricoltura e il turismo sono due dei tanti pilastri dell’identità, del benessere e della bellezza italiana”.