a cura di Grazia Russo
22 aprile, mercoledì San Leonida di Alessandria, Martire
L’esorcismo, in Irpinia era praticato non solo da uomini di chiesa, ma anche da veggenti, guaritori denominati santoni.
L’esorcista, ritenuto dalla convinzione popolare dotato di speciali poteri soprannaturali, magici e oscuri, era una figura eccezionale e quindi rara.
La fama di Padre Leone, esorcista di Andretta, ha superato i confini regionali e alle sue prediche accorrevano massi di fedeli del ceto popolare.
Riporto un episodio accaduto ad Andretta a metà degli anni settanta, raccontato dallo stesso padre Leone.
Ad Andretta abitava una maestra che mostrava una forza soprannaturale, non bastavano quattro uomini robusti a tenerla ferma.
Fu chiamato padre Leone per liberarla dalla presenza del maligno, Don Leone, si presentò in cotta e stola, le diede una medaglietta di Santa Caterina. La maestra la prese e se la mise in bocca e coi denti la ridusse in una lamina sottile. Con uno strattone riuscì a fuggire dai quattro uomini che la trattenevano sul letto e sferrò un pugno in piena faccia a Don Leone che poverino ingoiò due denti.
Ma Don Leone, per nulla intimorito, cominciò la pratica, ma durante la recita di un padre nostro, la maestra lo afferrò per le spalle e lo sbatacchiò con violenza sul pavimento da costringerlo a stare per alcuni giorni su una sedia a rotelle…