Si sa che il tessuto urbano e periferico di una città, di un paese nel corso degli anni, dei secoli, muta, cambia trasformando piazze, strade, incroci, edifici e monumenti e la memoria storica viene trasmessa alle generazioni future, grazie a documenti, dipinti e fotografia. Ci sono paesi, città dove la lungimiranza dell’uomo, la cura, la preservazione riesce nell’ intento di perseguire la salvaguardia di queste tangibili memorie artistiche, ed altri dove diversi fattori non permettono appieno lo scopo. Riguardo Forino in verità tanto si è fatto, ma tantissimo altro ancora langue verso una fine ingloriosa. Tra questi testimoni del passato ” in stato di rovina” come non ricordare la Chiesa dell’Annunziata, Palazzo de Leone, la Chiesa dello Spirito Santo, di cui tanto abbiamo parlato, ed ora in ultimo, non possiamo che non citare il Castelletto Parise. Certo, diverse di queste strutture, sono beni di privati, ma pur sempre ricchezza del passato della nostra Terra. Percorrendo le stradine della periferia del comune di Forino e raggiungendo la frazione Celzi, immersa in una folta vegetazione, si trovano i ruderi dell’antico castelletto della famiglia Parise da questi edificato nel 1753.
Esso presenta una pianta rettangolare ed ha quattro torri cilindriche alte circa nove metri caratterizzate da merlature sulla loro sommità.
Le pareti esterne sono aperte solo da fuciliere in corrispondenza del primo piano per dare alla costruzione un aspetto difensivo. Al centro della facciata principale si trovava un imponente portale ad arco bugnato sopra al quale vi erano tre grosse finestre in tufo grigio finemente lavorate.
Oggi il castelletto risulta essere in stato di abbandono, ma la natura come in un abbraccio amorevole sembra volerlo proteggere dell’incidere del tempo. Un tesoro in mezzo alla natura così lo potremo definire. Si spera sempre e comunque, in un suo recupero. Ecco le immagini inviatemi da un foto amatore che ci restituiscono le attuali condizioni in cui si trova. Daniele Biondi