a cura di Grazia Russo
15 maggio, venerdì San Torquato
Proverbio: Puoi dire finita l’invernata quando giunge San Torquato.
Figure fantastiche (parte terza)
A Bisaccia si favoleggiava che viveva una creatura soprannaturale, chiamata Lu Ndrào, comunemente detto Dragone, un mostro dai lunghi tentacoli che vagava tra le nubi più scure e seminava lampi e grandine.
La sua apparizione in cielo era ritenuta funesta e messaggera di sciagure, si diceva che succiasse l’acqua dal mare per poi rovesciarla sui campi, rovinando tutto il mietuto.
A Teora, i genitori vietavano ai loro figli di entrare in un campo di grano, quando gli steli erano alti e fitti, perché poteva comparire Il Grassamalo, uno spirito dall’aspetto bonario che spuntava all’improvviso tra le folte spighe e con numerose insidie cercava di attirare a sé i bambini con delle fettucce di stoffa colorata. Le sue piccole vittime sparivano e non tornavano mia più a casa.
E infine c’erano tanti altri esseri fantastici che avevano la funzione di non lasciare accostare i piccoli a un luogo pericoloso come un precipizio: Marialalonga, ad esempio, era una donna mostruosa alta e dalle lunghe braccia, si ergeva dal fondo del burrone per afferrare chi osasse accostarsi al ciglio del baratro.
Oppure ‘U Maranghìno, che spuntava fuori dai pozzi e afferrava i bambini spericolati che osavano affacciarsi e li tirava giù nel fondo per non riportarli mai più in superficie.