“Trasformate questo periodo di lockdown in opportunità. Dateci un taglio ed aiutate tutte quelle donne che non hanno più una bella chioma da curare, portata via dal cancro. Il mio salone è a vostra disposizione”: chi parla è Angela Carbone, giovane e stimata parrucchiera di Nola impegnata anche nel sociale ed in particolare nella lotta al tumore al seno, dramma che ha vissuto in prima persona e da cui ne è uscita tre anni fa. Un’esperienza devastante che l’ha portata a fondare l’associazione “United for Life di cui è presidente.
Da lunedì 18 maggio la sua attività riprenderà dopo due mesi di stop e le porte del suo salone riapriranno per la gioia delle tante clienti diventate amiche nel corso degli anni. Con lei l’immancabile Susy.
Uno stop duro per Angela che, come tutte le attività commerciali frenate dall’emergenza Covid19, ha vissuto un blackout con tutte le conseguenze del caso che, però, non hanno esaurito il suo entusiasmo e la voglia di aiutare l’altro. Da qui l’invito alle donne che in questi due mesi hanno visto la loro capigliatura crescere di “darci un taglio” in favore di chi, si spera solo momentaneamente, non ha una chioma da pettinare perché sta combattendo contro il male.
“So bene cosa significa – spiega Angela – da donna che lo ha vissuto sulla propria pelle comprendo i disagi e la paura di vedersi diverse. Questa emergenza ci ha cambiato e, spero, ci abbia fatto vedere la fragilità di noi esseri umani impotenti dinnanzi a certe tragedie. Per carattere sono ottimista e voglio esserlo anche adesso. Alle donne dico di trasformare l’ansia in opportunità e di aiutare. Sicuramente tante donne vorranno cambiare look anche in vista dell’estate. Io dico di farlo con cognizione e di pensare a chi è in difficoltà. Il mio salone è a vostra disposizione. Sarà mia cura far arrivare i vostri capelli in centri specializzati per la realizzazione di parrucche che andranno direttamente sul tavolo di chi ne ha bisogno. Aiutiamo – aggiunge Angela – e non facciamo in modo che da lunedì tutto ritorni come prima nelle nostre menti, divorate da vita frenetica e falsi ideali”.