Continua a Tufino il botta e risposta tra il consigliere Filippo Galeotafiore (ex vicesindaco di Ferone) e i membri della maggioranza. Ecco la replica di Galeotafiore alla maggioranza consiliare.
Carissimi “amici” mi fa’ enormemente piacere che mi abbiate risposto pubblicamente e mi fa specie che diciate di essere increduli di fronte a quello che ho scritto. Quando ho dato le dimissione da Vicesindaco e da Assessore prima dei due anni e mezzo e mi sono dissociato da Progresso Civico (che ho contribuito a fondare) VOI dove eravate? Forse ancora al mare, visto che l’episodio si è verificato dopo l’estate?
Tra VOI non c’era proprio nessuno che sapeva alcunché? Eppure, nonostante il Sindaco abbia cercato di farmi cambiare idea, IO non sono tornato indietro, anzi ho dato la possibilità ad uno della NUOVA GENERAZIONE (attuale Vicesindaco) di inserirsi, uno a cui ho dato il mio appoggio e i miei consigli ed ho sponsorizzato nei confronti del Sindaco, nonostante quest’ultimo non avesse fiducia in lui. In più vi dico che avevo preso l’impegno di far dimettere da assessore anche Francesca Santaniello (cosa che ha fatto), per dare spazio ad altri della NUOVA GENERAZIONE e dando la possibilità a lei di fare il capo gruppo, cosa MAI ben digerita da voi, perché chi ha voglia e capacità di emergere non è ben voluto.
Tra le altre cose vorrei chiedere all’attuale Vicesindaco: ma è ancora lui il capogruppo di “Aequalitas”?
Delle proposte che ho fatto ne potremo discutere in sede istituzionale, se volete, e anche approfonditamente; ma vi siete contraddetti dicendo che state portando avanti progetti partoriti durante il mio periodo di attività dopo aver detto che vi dovevo spiegare quali erano le mie proposte. Ma ho partorito o abortito?
Il mio primo pensiero quando ho letto le vostre parole è stato: “hanno solo firmato o anche letto e inteso quello che neanche hanno scritto?”
Mi vengono forti dubbi, perché pubblicamente difendete e prendete le parti di chi avete “pitturato come la pece” (cosa che IO non ho MAI fatto in quanto AMICO). Devo ricordarvi cosa pensate gli uni degli altri? Cosa pensate del Sindaco e di qualche dipendente?
Forse l’avete dimenticato, perché è il vostro cosiddetto “cambio generazionale” che prevede DOPPI FINI E GIOCHETTI? Io non aspetto né il lavoro, né il piano regolatore, né il condono.
Ora fatevi dire da chi ha più esperienza perché io sono sempre stato un mediatore. Il mio mediare derivava dal fatto che IO e Carlo siamo sempre stati amici e, lasciatemelo dire, i rapporti di amicizia, quella vera, (come quelli tra marito e moglie) non sono sempre idilliaci, anzi ci sono molti momenti di scontro e di confronto, ma poi c’è il giusto chiarimento. È proprio in questo che ho visto il cambiamento del mio amico Carlo, quando non c’è stato il chiarimento.
La mia quarantennale vita politica monocasacca con i Ferone non è stata solo perché condividevamo lo stesso ideale politico, ma prende vita dalla stima e dall’amicizia che avevo per e con la famiglia Ferone tutta e con Carlo.
Mi sembra che VOI questo rapporto non l’abbiate e non l’avrete MAI né con il Sindaco, né tra voi, perciò non è che NON ACCETTO IL CAMBIO GENERAZIONALE che ho io stesso sponsorizzato; SIETE VOI CHE NON AVRETE MAI QUESTO TIPO DI RAPPORTO per cui non ho nulla da invidiarvi. NON E’ CHE SIETE PROPRIO VOI A DESIDERARLO?
Io almeno, da moderatore, il vostro numero di telefono e le vostre case le conoscevo e questo lo sa bene l’amico Felice Genovese. Vi domando ancora: VOI DOVE SIETE? LO CONOSCETE IL MIO NUMERO DI TELEFONO?
In merito al lavoro degli impiegati comunali, PRECISO E SOTTOLINEO, perché forse vi è stato poco chiaro, che non ho MAI detto che non svolgono al meglio il proprio lavoro né tantomeno non sono consapevole che in questo periodo di emergenza non hanno rischiato per far funzionare la macchina comunale. TUTTI, nessuno escluso, hanno il mio attestato di stima per quello che hanno sempre fatto e che continuano a fare.
A costo di risultare ripetitivo, ribadisco che una cosa è fare il proprio lavoro ed un’altra è sentirsi autorizzati a prendere il posto del Sindaco e giocare ad amministrare al posto dei Dirigenti, come una persona ha fatto.
Dove ero IO in questi ultimi mesi? Proprio dove era il Sindaco e dove eravate tutti: A CASA.
Per quanto riguarda la pianta organica, IO ho cercato di pensare ai Tufinesi, cosa che non avete fatto VOI prendendo persone che vengono da fuori Paese ( nulla togliere alle capacità di queste persone, però anche Tufino ha persone altrettanto valide).
Non voglio annoiarvi ancora molto. Vi dico chiaramente che l’obiettivo di mettervi a conoscenza della mia lettera è quello di chiedere un Consiglio Comunale, se siete d’accordo, e poi vediamo chi è manovrato da chi.
Vogliamo davvero scendere a “chi sono io e chi siete voi?”
Credo di aver raggiunto tutti i miei obiettivi e soddisfazioni, sia nella vita politica che personale, perciò non ho giustificazioni né spiegazioni da dare.
Sulle mie DIMISSIONI il mio pensiero credo fosse già stato chiarito nella mia lettera; cercate di leggerla più attentamente. Le dimissioni non devo darle IO che sono ancora in grado di agire e salvaguardare i cittadini che mi hanno eletto; a malincuore e non con poca sofferenza le dimissioni le consiglio da vero amico a Carlo, che, ribadisco, non vedo più presente come un tempo, cosa che ho notato non solo io ma anche alcuni di voi da poco più di un anno a questa parte e non perché non abbiamo più un “rapporto esclusivo”. Dite che garantite al Sindaco, ai dipendenti e all’amministrazione tutta pieno appoggio per i prossimi due anni e non farete un passo indietro, ma nessuno ve l’ha chiesto e non pensavo avreste fatto altrimenti.
La frase “ti vedo nervoso, teso e agitato” è stata detta a me e a chi mi è vicino da qualcun altro e la risposta che egli ha ricevuto ora la giro a voi: IO NON SONO STANCO, MI INNERVOSISCO SOLO QUANDO VEDO COSE CHE NON VANNO.
Spero di aver chiarito alcuni punti che vi erano sfuggiti e mi auguro che leggiate meglio questa mia risposta. Con l’affetto di sempre, fiducioso che in Consiglio Comunale potremo chiarirci meglio
Il vostro amico Filippo