La Procura della Repubblica di Benevento ha aperto un’inchiesta sulla morte di un neonato all’Ospedale San Pio, che era stato trasferito subito dopo il parto avvenuto al Moscati di Avellino alla struttura ospedaliera sannita a causa di complicazioni respiratorie che necessitavano di una cura che non era disponibile nella struttura di Contrada Amoretta.
La mamma, una quarantaduenne di Nola è invece ancora ricoverata al Moscati di Avellino. Per la famiglia del piccolo una vera tragedia, il neonato era il primo figlio ed era tutto pronto per quello che doveva essere un giorno di festa ed invece si è trasformato in una vera e propria tragedia. I familiari hanno presentato una denuncia ai carabinieri della stazione di Avellino.
Il piccolo, venuto alla luce domenica scorsa all’ospedale Moscati di Avellino, era stato poi trasferito al reparto di neonatologia del San Pio per complicazioni respiratorie. Neanche il trattamento con ossido nitrico che, al momento, non era disponibile al Moscati ma proprio nella struttura ospedaliera beneventana, è riuscito a strappare il bambino alla morte. Una vera e propria tragedia, la mamma è ancora ricoverata nel Reparto di Ginecologia.
Sul dramma è stata aperta un’inchiesta da parte della Procura di Benevento. A condurla è il sostituto procuratore Assunta Tillo che affiderà l’incarico dell’autopsia al medico legale Emilio D’Oro, che si avvarrà di altri specialisti per effettuare nei prossimi giorni l’esame. I carabinieri su ordine del pm hanno già acquisito le cartelle cliniche sia dell’ospedale Moscati che dell’azienda sanitaria San Pio di Benevento. Molto probabile che come avviene in queste circostanze. anche per un atto dovuto, tutti i medici che hanno avuto contatto con la donna nella gestione clinica del parto e in quella del neonato possano finire iscritti nel registro degli indagati, o anche dopo che sarà depositato l’esame autoptico sul corpicino del bimbo.