“Mentre l’ospedale muore, politici e amministratori pensano a farsi le foto. I lavori dovevano chiudersi prima a febbraio, poi a marzo, e adesso non si parla neppure di date. A pagare questa situazione sono sopratutto gli utenti. Causa lavori è mancata l’acqua ed il reparto è andato in difficoltà. La protezione civile non è stata disposta a fornire acqua potabile temendo il mancato pagamento del servizio. Alla fine hanno pagato i pazienti. Alcuni sono stati costretti a spostarsi ad Avellino, in molti poi non hanno potuto fare altro che appoggiarsi a strutture private, pagando di tasca propria”. Taglienti le parole di Mariafranca Tripaldi, candidata a sindaco per la coalizione di centrosinistra a Nola. Le problematiche relative alla sanità locale, nel caso specifico dell’ospedale di Nola si sentono sempre di più ed i politici sembrano fare orecchie da mercante.