Legalità e sicurezza sono due dei temi che stanno maggiormente a cuore ai cittadini campani. Al di là di stanchi stereotipi, usurpati ed anche superati, i cittadini alla politica chiedono certezze. Anche ad Avellino, dove di recente la questione criminalità è esplosa prepotente negli ultimi mesi.
Biancamaria D’Agostino, candidata al consiglio regionale della Campania con la Lega – Salvini Campania per Caldoro presidente, secondo lei di cosa c’è bisogno in questo momento nei nostri territori?
« Ogni cittadino campano deve percepire che intorno a sé c’è una cortina di legalità che gli trasmette sicurezza. Questo accade quando, sul tema della sicurezza, c’è dialogo e allineamento tra i vari livelli istituzionali, dal Governo alle regioni, dai Comuni fino al Terzo settore. Occorre rassicurare i cittadini. Non può prevalere la paura.».
La prevenzione resta il caposaldo su cui costruire un contesto di legalità. Quali sono le idee che intendete portare avanti a Palazzo Santa Lucia?
«Intanto occorre presidiare il territorio nelle zone a maggior rischio. Che non significa militarizzarlo, sia ben chiaro. Occorre che il cittadino onesto sappia di poter contare su presìdi di controllo fissi. In poche parole, occorre rafforzare le misure di sicurezza e i controlli!».
Da anni, anche in Campania, si parla di potenziare il sistema di videosorveglianza nelle città. Non crede sia giunto il momento di attuare tale sistema di controllo del territorio?
«Assolutamente. In molte città esiste già una fitta rete di telecamere che, non di rado però, sono malfunzionanti. Questo non può più essere consentito. Occorre rafforzare il sistema di videosorveglianza con fondi regionali, o integrarlo e rafforzarlo laddove possibile. ».
Tra i reati contro la persona, estorsione ed usura sono non solo i più diffusi ma anche i più difficili da estirpare. Si basano sulla paura. Come comportarsi?
«Le vittime di questi reati devono sentire al proprio fianco le istituzioni ed il resto della comunità. Spesso, chi è vittima di usura o estorsione, racconta il disagio della solitudine. Una Regione che tiene ai suoi cittadini non lo può permettere. Poi, ci sono messaggi di speranza che bisogna lanciare».
Tipo?
«Rilanciare e rendere ben visibile il riutilizzo dei beni confiscati alle mafie con un messaggio chiaro: lo Stato vince, senza infingimenti».
In Campania, come in gran parte d’Italia, il sovraffollamento delle carceri è un problema serio. Come intendete affrontarlo in caso di vittoria il 20 e 21 settembre?
«Diciamo ai detenuti che dimostrino di essersi avviati in un percorso riabilitativo che possono contare su una seconda possibilità. Sosteniamo, mediante sgravi fiscali, le aziende che intendono avvalersi del lavoro dei detenuti. In questo modo si otterranno due risultati: carceri meno affollate e maggiore fiducia nelle istituzioni da parte di chi sia sinceramente pronto a vivere nella legalità».