Stamane un elicottero AB 412, del Centro Operativo Aeromobili del Corpo forestale dello Stato, ha sorvolato il territorio della provincia di Avellino. Una singolare perlustrazione mirata al monitoraggio ambientale dei punti critici sul territorio, che si è proposta di valutare e conoscere alcune problematiche connesse alla tutela del paesaggio, anche in un ottica di stabilire la complessità di alcuni potenziali scenari di rischio in ambito di protezione civile. A bordo dell’aeromobile il Comandante provinciale del C.F.S. ed il Prefetto di Avellino, quest’ultimo recentemente insediatosi, hanno sorvolato le principali aree sensibili del territorio irpino, in linea con un mirato piano di volo – flygt planning, predisposto dall’equipaggio e dal personale del Comando provinciale.
A fronte dei consolidati rapporti istituzionali, nelle disparate attività di protezione civile, ha partecipato al monitoraggio odierno anche il Comandante provinciale dei Vigili dei Fuoco, presso la cui caserma l’aeromobile ha effettuato le relative operazioni di volo, di decollo e di atterraggio. Diversi sono stati i punti sorvolati, fra i quali le principali aste fluviali delle valli del Sabato e del Calore, la diga di Conza della Campania ovvero la più estesa area umida della Campania, le aree protette regionali del Partenio e dei Monti Picentini, alcuni poli industriali irpini nonché aree interne limitrofe alla provincia di Napoli, ai fini delle verifiche del suolo nei confronti del fenomeno della Terra dei Fuochi. Particolare risalto, durante la perlustrazione aerea, è stato dato anche alle problematiche connesse alla viabilità dei tratti più critici della S.S.7 e 7 bis – Ofantina.
Diverse di queste aree, di quotidiano controllo dei presidi del C.F.S. presenti sul territorio e dello specializzato Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale – Nipaf, sono state oggetto di attenta perlustrazione, fra le quali l’ex stabilimento dell’Isochimica di Borgo ferrovia oggetto di indagini per lo smaltimento illecito delle fibre di amianto, il polo industriale di Solofra, il sistema fluviale del bacino idrografico del fiume Solofrana, recentemente colpito da sospetta contaminazione delle acque, nonché le aree sensibili, a rischio frana, del Comune di Quindici.
“Si tratta – spiega il Comandante provinciale di Avellino – di un’importante attività che si inserisce in una campagna di monitoraggio e di controllo del territorio, attraverso la quale, il C.F.S si propone di conoscere lo stato attuale del territorio con lo scopo di tutelare l’ambiente e gli ecosistemi naturali, di contrastare i reati ambientali e agroalimentari, attraverso una visione complessiva che permette una rapida acquisizione delle trasformazioni del territorio”.