Negli ultimi 60 anni gli eventi calamitosi legati al dissesto idrogeologico hanno provocato circa 3.600 vittime; in alcune zone d’Italia, tra le quali la regione Campania, le aree ad alta criticità idrogeologica rappresentano circa il 20% del totale. Secondo l’Ispra, nei detti scorsi 60 anni, i disastri idrogeologici determinati da alluvioni e frane hanno causato danni pari a circa 52 miliardi di euro. Negli scorsi 20 anni, i danni da dissesto idrogeologico hanno ammontato a 2,5 miliardi di euro l’anno.
Quanto accaduto qualche mese fa in Irpinia e nel salernitano e solo qualche giorno fa in Emilia Romagna rappresenta solo alcuni dei tanti eventi che hanno flagellato il territorio e messo in pericolo la vita dei suoi abitanti.
Nella giornata di oggi è stata diffusa un’allerta meteo in regione Campania che non fa prevedere nulla di buono.
Oltre alla risaputa vulnerabilità del territorio italiano, i cambiamenti climatici in corso, intensificando le precipitazioni, stanno incrementando di anno in anno la frequenza e la forza degli eventi calamitosi. Ció comporta, peraltro, che le opere di mitigazione del rischio idrogeologico sono state progettate e realizzate per intensità delle precipitazioni non più attuali e che andranno riviste.
“Sembra che in Italia non si riesca a fare un concreto passo avanti sulla tutela del territorio, che è evidentemente tutela della vita umana” affermano Bruno Gambardella, Alessandra Senatore e Manuela Zambrano, portavoce di + Europa in Campania.
“Chiediamo al Presidente della Regione Campania più attenzione per il territorio e non solo per la realizzazione di nuove opere ed infrastrutture, ma anche per il monitoraggio e manutenzione di quelle esistenti, con un’analisi puntuale e veloce delle esigenze. Chiediamo una maggiore informazione per i cittadini che potrebbero trovarsi in situazioni di difficoltà in caso di inondazione o di frana affinché tutta la popolazione sia formata sui comportamenti corretti da adottare.
Dobbiamo renderci conto che la consapevolezza di ció che accade e di come sia possibile gestire l’emergenza è alla base della sicurezza di una popolazione sempre più esposta alle catastrofi naturali”.