Entra nel vivo a Nola il piano di riqualificazione del rione Gescal. Il programma di intervento rientra nell’ambito del così detto “Contratto di quartiere”. In questi giorni stanno procedendo speditamente i lavori relativi alla realizzazione dell’auditorium destinato ad essere un punto di riferimento non solo del rione ma dell’intera città. Il progetto, nel suo complesso, ha come obiettivo fondamentale quello di un generale recupero dell’area del Rione Gescal di Nola. Un programma di lavori che comprende: una sala riunione e mediateca-centro informatico ed altre opere di urbanizzazione relative all’innesto su Via della Repubblica; un centro di accoglienza per utenze socialmente svantaggiate e altre opere di urbanizzazione relative all’innesto su Via Pepe; un centro per i giovani e altre opere di urbanizzazione relative all’innesto su Via Garibaldi;la riqualificazione di edilizia residenziale comunale e il parco. Tali interventi vengono realizzati grazie al finanziamento del protocollo d’intesa tra il Ministero delle Infrastrutture – Dipartimento per le infrastrutture statali, l’edilizia e la regolazione dei Lavori Pubblici – Direzione Generale per l’edilizia residenziale e le politiche urbane ed abitative e il Comune di Nola per il completamento del “Contratto di Quartiere II”. “Si tratta di una linea di finanziamento di grande importanza – ha affermato l’assessore all’urbanistica Roberto De Luca – la stessa ci consentirà di attuare un programma di recupero dell’intera area. Si tratta di fondi pubblici, pari a circa 4 milioni di euro, a cui il comune ha avuto accesso dopo la partecipazione ad uno specifico bando del ministero per le infrastrutture. Abbiamo previsto la realizzazione di un auditorium e di una sala per manifestazioni culturali. Inoltre abbiamo in essere anche un progetto finanziato dalla regione Campania, per 2 milioni di euro, che prevede il risanamento dei fabbricati esistenti. Ed ancora, avremo l’ intervento dei privati e della Curia, per la realizzazione, rispettivamente, di un centro commerciale e di una chiesa”.