L’evento è patrocinato dall’Ordine dei Giornalisti della Campania
di SaBel
Marcel Duchamp utilizzò per primo in ambito artistico il termine ready-made nel 1913 in relazione alla sua opera Bicycle Wheel[1] (categorizzabile come ready-made rettificato, in quanto si tratta di una ruota di bicicletta imperniata su di uno sgabello tramite le forcelle del telaio). Il primo ready-made puro è Bottle Rack (“Lo scolabottiglie”, del 1914[8]), semplicemente firmato. Nonostante i ready-made siano carichi di una forte componente ludica ed ironica, molti critici non escludono che Duchamp, fortemente interessato all’alchimia, abbia inserito nelle sue opere simboli tipicamente alchemici. Un esempio sarebbe dato da Lo scolabottiglie che richiamerebbe il simbolo dell’albero. Un secondo esempio sarebbe dato da Fontana che simboleggerebbe l’utero femminile e non a caso Duchamp l’avrebbe firmata con lo pseudonimo “R.Mutt”, che traslitterato evoca fonicamente il sostantivo tedesco “Mutt(e)R” ossia Madre; altri ritengono più conducente una simile ipotesi riferita, però, al francese “muter” che significa “mutare”, cambiare, defunzionalizzare e rifunzionalizzare appunto.
Nell’ARTE RITROVATA di Dentice Pantaleone, imprenditore nel campo del riciclo dei “materiali di scarto”, c’è una forte componente di Ready – Made, cioè “riabilitare” filo conduttore del significativo articolo di Gianni Colucci sul Mattino di Napoli, dedicato all’evento ospitato nelle bellissime sale del Circolo della Stampa di Avellino fucina di cultura, arte e informazione della Città di Avellino fino al 21 agosto c.a.
Riabilitare artisticamente, quadri, grafiche, sculture, vecchi macchinari da lavoro, mobili, oggetti religiosi e riportare il tutto ad una dignità artistica in un allestimento gradevole e interessante.
Tutti oggetti provenienti dal museo – archivio personale di Pantaleone Dentice, fonte documentale di forte valenza storica e artistica.
L’idea del Museo documentale Dentice Pantaleone è nata quasi per gioco: quando venivo contattato per ripulire uffici, soffitte, scantinati, scuole ect… la molteplicità dei materiali che dovevamo riciclare e smaltire creavano in me una strana attrazione. Chissà che storia raccontavano questi oggetti, in quale mani erano passati e che significato avevano avuto per chi li aveva posseduti. Lettere, cartoline, foto, manifesti del cinema, documenti, quadri, sculture, disegni, biciclette, bottiglie, attrezzi da lavoro, giocattoli vintage, orologi, sveglie . Senza un progetto specifico, ho conservato, catalogato, fatto ulteriori ricerche sulle origine di questi oggetti. Stimolato dagli amici di sempre, soprattutto dopo il ritrovamento delle foto originali della Prima Guerra Mondiale e delle pagine del diario personale del Maggiore Sabelli , ho deciso di condividere questa mia passione in eventi culturali e didattici. Questa volta valorizziamo l’arte “ ritrovata” sicuro di stimolare l’interesse dei visitatori.
La mostra ti accoglie dall’esterno con l’installazione di manichini colorati dal fratello di Pantaleone, Aniello Dentice, (anche lui coltiva le stesse passioni) … e con quale fierezza presentano il loro ready – made nell’evento di Avellino.
Nelle sale interne, quadri, sculture, grafiche, mobili e persino un confessionale in legno con abiti talari che nel contesto diventano opere d’arte.
Opere di Francesco Zuccarelli, Giovanni Spiniello, Eraldo Barra, Giuseppe Bavaro,degli allievi dell’Istituto D’arte di Avellino e altri pittori. Il tutto ben descritto anche nel catalogo della mostra edito dalla Piccola Cometa a cui è affidata anche la comunicazione.
Nel corso della settimana di ferragosto, dal 13 al 21 agosto, l’associazione teatrale AISTHESIS di Luca Gatta per la mostra di Dentice Pantaleone, presenta le musiche di Umberto Ciccone con il tecnico del suono Manuel Lomazzo e direzione artistica di Raffaella Bellezza. L’evento è patrocinato dall’ordine dei giornalisti della Campania. Un evento da non perdere.
Orari: 10,00 – 13,00 e 17,00 – 20,00