Nell’udienza preliminare presso il Tribunale di Napoli evidenziate le diverse slabbrature dell’accusa
Si è tenuta in data 21 settembre 2021 l’udienza preliminare presso il GUP dr. Provvisier dell’Ufficio GIP12° del Tribunale di Napoli, afferente al dott. Raffaele Tortoriello, noto senologo e oncologo dell’Istituto Nazionale Tumori IRCCS “Fondazione Pascale” di Napoli.
Il medico era rimasto coinvolto nella vicenda giudiziaria risalente al novembre 2020, per la quale gli vengono contestati i reati di concussione e di falso, in quanto la Procura ritiene che abbia convinto alcune pazienti del precitato Istituto a operarsi presso la Clinica “Posillipo”.
L’avv. Antonio Masullo, in qualità di unico difensore del Tortoriello, che, peraltro, è stato Primario FF dal 2017 al 2018 del noto nosocomio, ribalta completamente la precedente linea di Difesa.
Il legale dichiara: “Nessun patteggiamento, nessun rito alternativo, ma un procedimento ordinario in cui già in questa fase preliminare bisogna chiarire alcune questioni giuridiche e lasciar emergere delle falle e delle slabbrature nel costrutto accusatorio; ciononostante è indispensabile l’accesso al giudizio dibattimentale, in quanto soltanto attraverso un adeguato e giusto processo, la Difesa potrà avere la possibilità di dimostrare la totale estraneità ai fatti contestati al mio Assistito.
Dopo la reiterazione della richiesta di rinvio a giudizioda parte della Procura della Repubblica di Napoli el’ascolto dei difensori dell’altro coimputato, il dott. Rocco Cerra, il GUP ha concesso la parola al penalista nolano che si è espresso in questi termini:
“Presidente lei oggi ha la responsabilità giuridica di valutare il rinvio a giudizio del dr. Tortoriello e considerare il bagaglio processuale che si porterà nell’eventuale dibattimento. Sono necessari alcuni minuti per ripercorrere l’iter fattuale e giudiziario che lo hanno condotto all’udienza di stamane.
Se oggi al mio posto ci fosse il mio mentore, l’avv.Enrico Tuccillo, che ci ha lasciati l’anno scorso, si strapperebbe la toga di dosso e se ne andrebbe! Non è possibile che un medico, un ex Primario Facente Funzioni, che ha azzerato le liste d’attesa del Pascaledurante il suo servizio e si è prodigato attraverso la sua professione per anni, per salvare la vita a decine e decine di pazienti, sia agli arresti domiciliari da nove mesi, nemmeno fosse il peggiore dei mafiosi o dei camorristi.
Questo è stato l’incipit della discussione orale dell’avv. Masullo che, durante la celebrazione dell’udienza, ha lasciando emergere alcune delle numerose incongruenze dell’impianto accusatorio, ripercorrendo un anno e mezzo d’indagini.
Al termine della discussione orale, lo stesso difensore ha richiesto, come da rito, il non luogo a procedere, pur essendo consapevole che l’unica sede in cui dimostrare l’innocenza del suo Assistito sia quella del dibattimento.
Il GUP ha rinviato a giudizio entrambi i medici al 2 novembre 2021, innanzi alla VII Sezione Penale – Collegio C del Tribunale di Napoli.
Nessuna delle persone offese si è costituita parte civile, tranne la “Fondazione Pascale”.