Ristrutturazione del borgo dell’Alta Irpinia ad opera dell’architetto Riccio secondo i canoni di inizio ‘900
Sono già diverse le abitazioni di Cairano (Av) acquistate dall’architetto e wedding designer Andrea Riccio per trasformare il borgo della felicità nel Cairano Resort. Affascinato da un centro che porta i segni del tempo, e già oggetto di importanti interventi culturali e architettonici da parte dell’amministrazione comunale con la nascita del teatro Odeon “Franco Dragone” e un ristorante, il professionista napoletano ha così avviato un progetto di recupero dell’abitato storico per farne una location per matrimoni. E nel 2021 è già riuscito a portare sulla rupe tre coppie per celebrare le loro nozze.
“Questo luogo straordinario dell’Alta Irpinia mi sta consentendo di coniugare le due mie passioni – spiega Riccio -. Recuperare un borgo semi-abbonato e spopolato, da una parte; progettare e realizzare scenografie per sposalizi dall’altra. È un connubio perfetto”.
“Ho studiato i canoni più adatti alla ristrutturazione di queste abitazioni – continua l’architetto -. La scelta è ricaduta su tecniche e materiali di inizio secolo scorso. Tre sono i must degli interventi che stiamo eseguendo, a partire dalle due suite per gli sposi. Utilizzo di piastrelle in cotto nella cucina e negli ambienti più popolari, pavimentazione a cementine con decori geometrici nella zona notte, riscoperta delle pitture a calce, meno impattanti dal punto di vista ambientale rispetto ai prodotti chimici”.
La combinazione tra materiali d’epoca e arredi del primo Novecento conferisce agli edifici l’aspetto e il calore tipico delle antiche case della nonna. “Inoltre, dove possibile ho voluto fortemente recuperare – aggiunge Riccio – le volte a botte in pietra viva, restituendo loro lo splendore perduto in trent’anni di abbandono e interventi di stuccatura molto discutibili”.
Cairano Resort non è soltanto un’operazione imprenditoriale. È sogno, è visione. È desiderio di dare una nuova chance a una piccola località delle aree interne, dove riscoprire il gusto di una quotidianità fatta di piccoli gesti, di genuinità, di accoglienza, di natura ed eccellente enogastronomia.