di Gianni Amodeo
“Il Viaggio del Milite Ignoto è stato un percorso di grande unificazione del Paese. Oggi va rivissuto con lo stesso spirito. Se c’è qualcosa che s’è rafforzato nel corso dell’anno alle nostre spalle , è proprio il senso della comunità– nazione . Un anno, dal quale vogliamo uscire con coraggio, con una fortissima voglia di futuro e la grande volontà di far riprendere il Paese”.
E’ uno dei passaggi dell’intervento, con cui l’on. le Lorenzo Guerini, Ministro della Difesa, ha aperto il primo giugno il ciclo di iniziative e manifestazioni dedicate al Centenario della traslazione della salma del Milite Ignoto nel sacello dell’Altare della Patria, evocandone i significati e i valori di contesto storico, e, al contempo, trasfondendone lo spirito nell’attualità e nella coscienza civile della società che vive la complessità del Terzo Millennio e dei vasti orizzonti della globalizzazione multiculturale e plurietnica. Una modalità di conoscenza, che si dispiega a tutt’arco nella genesi e nelle conseguenze del conflitto del ‘14\18 quale forte e rilevante matrice del sofferto e laborioso cammino dell’unificazione politica italiana, intrapreso con il Risorgimento; una rivisitazione del primo Novecento che immette l’Italia nel quadrante della Storia europea e ne fa balzare in primo piano lo spirito di popolo, che si fa comunità, approdando- dopo la temperie del Fascismo mussoliniano- alla democrazia rappresentativa e parlamentare nell’architettura dello Stato repubblicano, alla luce dei principi della libertà e della cooperazione solidale tra i popoli, espressi nella Carta costituzionale del 1948. Ed è lo spirito, con “voglia di futuro”- come sottolinea il Ministro Guerini– a cui guarda il Paese Italia, per affrancarsi dalle insidie e dai pericoli della pandemia della Sars-Cov-2. Ed è l’afflato che accomuna l’intera umanità dei nostri giorni.
E’, questo, lo spirito dell’essenzialità dei valori, che, per radicale e intrinseca antitesi etica, nulla concede -né può né deve mai concedere – all’enfasi falsa e alla retorica ipocrita. Un tema, su cui il Ministro Guerini ripreso appena martedì scorso a Bari nella presentazione del francobollo evocativo delle idealità che il Centenario rappresenta. “Celebrare il Milite ignoto – ha dichiarato- significa ricordare, interrogare le nostre coscienze, conoscere la Storia del nostro Paese. Conoscere come si è formato il nostro sentimento di Unità nazionale, quali passi ha dovuto compiere, quali battaglie ha dovuto sostenere ….Coltivare la memoria non significa custodire lo scrigno che contiene le ceneri, ma alimentare il fuoco che ci riscalda e ci consente di andare avanti, con speranza, con attenzione e volontà per il nostro futuro”. Riflessioni, queste ultime, dirette ai giovani presenti per stringere ed onorare l’ideale gemellaggio, tra i Licei e gli Istituti statali superiori sia di Bari e Vicenza che delle rispettive aree provinciali.
Il Milite Ignoto cittadino onorario della comunità speronese
E’ l’Ente di piazza Lauro, tra i primi Comuni – degli oltre otto mila del Bel Paese– ad aver deliberato il 29 luglio con provvedimento del civico consesso il conferimento della Cittadinanza onoraria al Milite Ignoto, aderendo al progetto del Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, promosso e sostenuto dall’Associazione nazionale dei Comuni italiani. Un atto che onora la sensibilità civile e il senso della Storia della sua rappresentanza consiliare, con sindaco pro tempore, l’avvocato Marco Santo Alaia, e che la compagine amministrativa appena insediata- dopo la tornata elettorale del 3 \ 4 ottobre- con il sindaco Adolfo Alaia, in linea di continuità responsabile e fattiva si appresta a tradurre in concreto con le manifestazioni programmate per il prossimo Quattro novembre, in sinergia con l’Associazione dei combattenti e reduci di guerra, presieduta da Angelo Sorice, e la Pro Loco. Realizzati e già in distribuzione volantini e la scheda storica che riassume gli aspetti significativi che connotano le idealità e la simbologia del Milite Ignoto, testimone perenne dell’ Italianità di popolo più autentica e generosa.
In questa luce, merita attenzione nel deliberato del 29 luglio, redatto dalla segretaria comunale, dott.ssa Anna Cella, la riflessione centrale della relazione sviluppata dal sindaco Marco Santo Alaia, accogliendo il progetto del conferimento della Cittadinanza onoraria al Milite Ignoto” che trasversalmente, al di là delle pregiudiziali ideologiche che pure si ascrivono alla dialettica organica al pluralismo democratico, deve accomunare tutti gli Italiani nel ricordo del Milite Ignoto, che rappresenta quanti hanno sacrificato la loro vita per il bene supremo dell’Italia, liberandola dal giogo dello straniero, per restituire al Popolo uno dei valori più grandi, incommensurabili e straordinari: la Libertà”.
Intanto, giovedì, 28 ottobre. Dalla stazione di Aquileia muoverà il convoglio ferroviario diretto a Roma, dove giungerà il 2 novembre- E’ il Treno della Memoria, che ripercorre il tragitto compiuto cento anni fa con lunghe soste nelle stazioni di Grandi città e di Piccoli paesi e larga accoglienza di popolo e la tumulazione della salma del Milite Ignoto nel Sacello dell’Altare della Patria si compì sotto forma di solenne ritualità, che si protrasse per tre giornate, toccando l’apice il IV Novembre.
Era -ed è – la plastica rappresentazione del Milite Ignoto, reso Corpo mistico nella visione della religiosità laica e civile, del quale, ci si sente padre, madre, figlio, fratello e sorella. All’unisono dell’afflato che accomuna, senza distinguere e diversificare.