È capitato a Forino in questi giorni, ed a raccontarcela un lettore. Un termoidraulico “di fiducia”, ma di fuori paese, si reca a casa di una giovane coppia locale per l’ avvio annuale di una caldaia a pellet dopo l’inattività primaverile ed estiva. Lo stesso una volta raggiunta l’abitazione dei due coniugi, con uno stratagemma costruito ad arte, induce il coniuge a recarsi al contatore dell’ acqua li poco distante per rimanere solo in casa. Nel frattempo mette in atto il “fattaccio”. Con la scusa di ispezionare il tombino dove confluiscono le acque reflue di water e lavatoio, approfittando dell’ assenza dei proprietari, inizia ad operare con buchi di trapano all’ interno della cassetta provocando un illecito danno, in modo tale che poi venisse richiamato per riparare l’ulteriore perdita. Qualche giorno dopo per pura casualità, il brutto riscontro. Il marito riaprendo il pozzetto di ispezione, ed incuriosito da quell’uso strano del trapano durante la presenza dell’idraulico, scopre il danno causato volontariamente. Tre buchi operati indiscriminatamente, per far si che dopo qualche settimana si notasse la perdita. L’obiettivo era quello essere richiamato ed effettuare un nuovo lavoro, molto più remunerato, come rifare un impianto nuovo in bagno. Le perforazioni avrebbero creato perdite e fuoriuscite di acque sotto l’ intero pavimento con conseguenze incalcolabili. La famiglia ha giù attivato le procedure legali nei confronto dell’idraulico “di fiducia”. In questi tempi di crisi bisogna stare attenti a truffe e raggiri. Unico palliativo restare vigili ed attenti contro questi avventori dell’ ultimo momento. Daniele Biondi