Il 15 Novembre di ogni anno a Nola, si commemora San Felice, primo Vescovo e martire della Diocesi Nolana. San Felice, venerato dai fedeli come Santo dalla Chiesa Cattolica, è il Protettore e Patrono della Città di Nola. Si narra, infatti, che il 26 Aprile 1872 durante l’eruzione del Vesuvio, la statua di marmo del Santo, eretta nel 1796 e oggi inserita nella villa comunale, in vista della colata lavica che si avvicinava inesorabilmente presso la città, si contorse sulla sinistra in direzione del fiume di fuoco, nubi e lapilli, fermando la minaccia e il pericolo. Il 15 novembre e l’8 Dicembre di ogni anno, pertanto, dalla cripta dove è sepolto il corpo di S. Felice, secondo la tradizione, uscirebbe direttamente dalle ossa del Santo un liquido biancastro rugiadoso detto “Manna” che viene raccoltoin un calice, tramite un canaletto praticato nel muro del tabernacolo Questo miracolo rappresenta per i Nolani un segno di buon auspicio per il progresso e lo sviluppo sociale della Città. Nel rispetto delle norme della Pandemia Covid 19, il giorno 15Novembre, il busto settecentesco argenteo del Santo viene esposto ai fedeli che, in un mistico raccoglimento pregano affinchè il miracolo arrivasse, invece l’attesa è stata disillusa. La città potrà sperare di trovare il favore di S.Felice, l’8 Dicembre, giornata in cui il Vescovo di Nola Mons. F. Marino, riscenda all’interno della cripta e sperare di trovare la “Manna” all’interno del calice benedette.Nelle vie della città non sono mancate le bancarelle. con il tradizionale pacchetto del “Tutero” e l’Ombrello. Il Tutero è un torrone locale di forma cilindrica che i fidanzati e i mariti portano con affetto alleproprie amate in segno di amore, accompagnato dall’ombrello perchè spesso, in questo periodo autunnale piove. La Piazza Duomo di Nola è stata illuminata da luci e colori, che hanno dato onore al Patrono Nolano. (Pasquale Iannucci)