Continuano le iniziative sul territorio serinese che, a partire dal 25 novembre, in considerazione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, con la risoluzione n. 54/134 del 17 dicembre 1999, hanno portato a spazi didattici di approfondimento nelle scuole, sui temi connessi alla Giornata, ponendo particolare attenzione al tema del rispetto, anche con riferimento all’articolo 3 della Costituzione. Come negli anni precedenti la Giornata Internazionale lancia 16 giorni di attivismo che si concluderanno il 10 dicembre con la Giornata Internazionale dei Diritti Umani.
Nell’ambito del progetto scolastico “ LIBRARTE”, l’I.C. Serino ha infatti organizzato un evento di sensibilizzazione sul tema della violenza di genere, dal titolo “Un fiocco rosso per le donne”. La Giornata del 25 novembre ricorda a tutti che gli abusi di ogni tipo costituiscono una violazione dei diritti umani, un impedimento del principio di uguaglianza e un ostacolo alla formazione di una coscienza personale e sociale fondata sul rispetto della persona umana. Gli allievi delle classi seconde della SSIG, c/o la palestra della Scuola Secondaria, nel rispetto delle norme Covid, in turni diversi, hanno incontrato stamane figure professionali del territorio serinese come la psicologa dott.ssa Serena Agnes e la dott.ssa Lucia Spiniello, Operatrice CADMa e CAV della casa d’accoglienza “Antonella Russo” di Ospedaletto d’Alpinolo (Av), sulle tematiche afferenti alla violenza di genere. L’equipe svolge quotidianamente un lavoro notevole sul territorio avellinese accanto alle donne, ospiti della struttura, che hanno subito maltrattamenti, violenza di ogni genere e che seguono un percorso riabilitativo e di sostegno, per poter rinascere e dare un nuovo senso alla loro vita, accanto ai loro bimbi, altrettanto vittime; da questo si evince come per combattere tale fenomeno ed assicurare un modello integrato di intervento, occorrono sul campo, centri antiviolenza e case protette, oltre i servizi ospedalieri e socio-assistenziali.
La dirigente De Donno ha aperto l’evento ricordando le figure femminili che svolgono il grande ruolo educativo nella nostra scuola e che sono un esempio di forza ed impegno nel nostro paese (le insegnanti rappresentano il 78% del corpo docente) e punta l’accento sulla bellezza di questi eventi volti a sensibilizzare, riflettere, prevenire e contrastare ogni forma di violenza e di discriminazione. Molti gli interventi degli studenti che hanno dialogato e riflettuto insieme agli operatori, dalla disparità storica nei rapporti di forza tra la figura femminile e quella maschile, agli stereotipi culturali sul ruolo uomo/donna, che si nutrono di ignoranza, pregiudizi e omertà, dalla violenza domestica a quella sui luoghi di lavoro, dalla violenza fisica a quella psicologica. A partire dalla storia della studentessa Antonella Russo, 23enne, uccisa nel 2007 a Solofra, che ebbe la forza di convincere la madre a ribellarsi alla violenza del compagno ossessivo e possessivo, le operatrici hanno posto l’accento sulla vera essenza dell’Amore e del rispetto nella coppia. Gli alunni hanno anche realizzato dei lavori, costruendo una rete di fili di spago e colori attraverso disegni e frasi per simboleggiare l’importanza di amare ed essere amati senza cadere nella rete dello schiavismo, del possesso, della soggezione, della sopportazione, della rassegnazione, dell’obbedienza anche a costo di morire.
La scuola, costantemente impegnata nella promozione e nella realizzazione di attività volte al superamento dei pregiudizi, al contrasto di ogni forma di violenza e di discriminazione, ha inteso co-educare gli studenti alla cultura del rispetto partendo dal ricordo delle donne vittime di violenza, in un periodo in cui la violenza sulle donne è una pandemia mondiale, acuita da quella del coronavirus e del lockdown che hanno avuto effetti devastanti per chi già viveva in condizioni di abusi e sottomissione.
SAVERIO CANDELA