A Villa Calvanese l’incontro tra il famoso winemaker e scrittore cult Roberto Cipresso e l’amministrazione comunale di Castel San Giorgio

A Villa Calvanese lincontro tra il famoso winemaker e scrittore cult Roberto Cipresso e l’amministrazione comunale di Castel San Giorgio

Avverrà nel pomeriggio di domenica 19 dicembre l’incontro a Villa Calvanese tra il famoso winemaker e scrittore cult Roberto Cipresso e l’amministrazione comunale di Castel San Giorgio. Il noto enologo, ideatore del progetto Mosaico per Procida assieme a Gaetano Cataldo, fondatore della locale associazione culturale Identità Mediterranea, incontrerà la delegazione politica, l’imprenditoria e la cittadinanza sangiorgese per condividere l’esperienza alla base della creazione della bottiglia celebrativaper Procida, capitale della cultura 2022.

L’enologo di fama internazionale e Gaetano Cataldo, food & beverage manager, sommelier professionista di scuola AIS e caporedattore della sezione enogastronomica del mensile di cultura Mediterranea Online, si incontreranno nella cittadina dell’Agro Sarnese Nocerino proprio alla vigilia dei lavori che attendono Roberto Cipresso presso l’azienda agricola Bellaria di Roccabascerana nell’avellinese: infatti, nella mattinata di lunedì20 dicembre, nella cantina irpina diretta da Antonio Pepe, il deus ex machina di questo bianco iconico ed inedito, avvierà la processazione enologica delle masse enologiche di tutti i produttori campani che hanno aderito con grande sensibilità e spirito di coesione al progetto che mette sul banco di prova la Campania nel contesto regionale, nazionale ed internazionale rispetto alla kermesse procidana del 2022. A cooperare con il winemaker, originario di Bassano del Grappa e toscano d’adozione, ci sarà l’enologo della maison vinicola avellinese Luca Zirpoli ed il bravissimo Mario Mazzitelli, ex allievo di Roberto Cipresso, vice presidente del Consorzio Vita SalernumVites nonché patron di Lunarossa Vini e Passione.

Perché Castel San Giorgio? Intanto perché Identità Mediterranea, l’associazione che segue e coordina tutte le fasi di Mosaico per Procida, è stata fondata nel 2016 proprio in questo comune della provincia di Salerno ed ha sede nella frazione Santa Croce, dopodiché è importante rilevare tra le motivazioni il ruolo culturale, storico e strategico di questo borgo dal punto di vista dell’enogastronomia e della Dieta Mediterranea: opifici della pasta artigianale erano fiorenti nella Valle dei Mulini di cui il comprensorio è parte, la tradizione gastronomica del mallone, in misura della profusione di erbe spontanee ed essenze mediterranee che si trovano da sempre sulla Collina del Drago,è una vera tipicità, il celebre scrittore Jean-Claude Izzo aveva le sue origini in questa terra, la famosa cipolla ramata di Montoroe del Pomodoro San Marzano qui son da sempre coltivati. Insomma tutte delle vere e proprie eccellenze territoriali. Ed a proposito di eccellenze territoriali è d’uopo rilevare che, grazie alla lungimiranza imprenditoriale ed alla forte volontà di partecipare a progetti di valore di Gianluigi Di Leo, il Pomodoro Nobile è diventato il primo brand ad affiancare Mosaico per Procida e la Calispa, gestita dal Gruppo Di Leo, sarà davanti agli occhi di tutti ambasciatrice verace ed esclusiva dell’oro rosso per tutto il Mezzogiorno e partner esclusiva di questa iniziativa nel suo asset.

Inoltre con questa iniziativa Castel San Giorgio si lega ancor più a Procida nella possibilità di un gemellaggio fondato sulla presenza territoriale dell’associazione, la quale sta portando in dono la bottiglia celebrativa e che dovrà aiutare l’isola a diventare tappa dell’enoturismo, e giustificato dal fatto che il comune è già gemellato all’isola di Ischia, anch’essa ubicata nella caldera dei Campi Flegrei. Infine, non di minor importanza, è bene rilevare la volontà della locale amministrazione ad instaurare una collaborazione con Roberto Cipresso, finalizzata a restituire lustro al palazzo vanvitelliano di Villa Calvanese, mediante il recupero della storica cultivar viticola Tintora di Lanzara e riattivare la viticultura con la sinergia, la creatività e l’intelligenza imprenditoriale che di certo a Castel San Giorgio.