“Oltre tre ore di coda in auto per effettuare un tampone molecolare nel drive-in allestito a Pomigliano d’Arco presso il quale, per una gestione alquanto incomprensibile, si fanno affluire residenti di ben sette comuni tra i più popolosi della fascia vesuviana. E come non bastasse, al culmine di un disagio che coinvolge oramai ogni giorno centinaia e centinaia di cittadini, alcuni dei quali in attesa anche fino a sei-otto ore, siamo stati rispediti tutti a casa per un non meglio precisato blocco del terminale. Una situazione che ho vissuto in prima persona questa mattina, ma che stanno vivendo sulla propria pelle migliaia e migliaia di persone in tutta la Campania. È paradossale che chi come me vive a San Giorgio a Cremano o chi risiede nei comuni di San Sebastiano al Vesuvio, Cercola, Volla, Massa di Somma, Pollena Trocchia, Sant’Anastasia e Somma Vesuviana, per effettuare un tampone molecolare attraverso l’Asl debba raggiungere Pomigliano d’Arco e, inevitabilmente, sottoporsi al supplizio di una coda infinita nell’incertezza, tra l’altro, di poter effettuare o meno l’esame”. Lo denuncia il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Luigi Cirillo.
“In attesa per ore con me – rivela Cirillo – questa mattina c’erano anche anziani e persone anche fragili, spesso senza neppure un accompagnatore al loro fianco nel timore di poter trasmettere un eventuale contagio. La notizia della riapertura, da parte della Regione Campania, di tutti i drive in a partire dal prossimo 2 gennaio non è accettabile. In una fase di risalita vertiginosa dei contagi, bisognava farsi trovare pronti e non procedere di volta in volta con provvedimenti tampone. Così come è paradossale che la piattaforma regionale non abbia retto all’impatto di un flusso di dati che bisognava prevedere. In queste ore, con la nostra capogruppo Valeria Ciarambino, chiederò la convocazione urgente di una commissione Sanità, per fare il punto sulle iniziative e i provvedimenti che la Regione intende mettere in campo per evitare disagi e lunghe code ai cittadini che hanno necessità di effettuare tamponi”.