I periti nominati dal Tribunale di Avellino hanno depositato le perizie sull’incidente del viadotto di Monteforte in cui, circa un anno fa, esattamente nel luglio scorso, persero la vita 40 persone. Il risultato è sconvolgente: «Le barriere di protezione che avrebbero dovuto evitare a qualsiasi veicolo di precipitare dal viadotto, non erano saldamente fissate al suolo. I perni che le avrebbero dovute ancorare sono stati corrosi dal sale utilizzato nei periodi invernali, quando in quel tratto autostradale c’è il ghiaccio o la neve. Un’azione di corrosione avvenuta negli anni. Se ci fosse stata una accorta manutenzione quelle barriere, saldamente mantenute al suolo, avrebbero potuto contenere l’impatto del pullman, ormai senza freni, ed evitare che precipitasse dal cavalcavia Acqualonga». Questo i risultati in sintesi di quanto scritto dagli esperti, nelle 650 pagine, che dopo mesi di studi e sopralluoghi hanno consegnato la relazione. I magistrati che indagano sotto la diretta supervisione di Rosario Cantelmo potrebbero valutare ulteriori ipotesi di reato.