Per delega del Procuratore della Repubblica distrettuale di Napoli, si comunica (nel rispetto dei diritti dell’indagato, da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento fino a definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) quanto segue.
L’1 febbraio 2022, in Acerra, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautela in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di Giuseppe PICARDI, 51enne acerrano, censurato, gravemente indiziato di “tentato omicidio volontario” e “porto e detenzione illegale di arma da fuoco”, reati aggravati dalle modalità mafiose.
L’indagine, condotta dal Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna e diretta dalla D.D.A. partenopea, è stata avviata a seguito del tentato omicidio avvenuto in Acerra il 21 novembre 2021, in danno di 24enne, anch’egli censurato.
All’esito dell’attività d’indagine:
– a carico dell’arrestato sono stati acquisiti gravi indizi di colpevolezza in ordine alla esecuzione materiale del tentato omicidio in questione;
– si è compreso che è altamente probabile che il delitto sia da ascrivere al controllo e alla gestione dello spaccio di stupefacenti.
Gli elementi raccolti si fondano su un valido compendio investigativo, supportato da servizi di osservazione, dalle propalazioni di collaboratori di giustizia, nonché dalla visione di numerosi filmati e immagini tratti dai sistemi di videosorveglianza, pubblici e privati, che servono tanto l’area del delitto quanto il contesto circostante.
L’arrestato all’atto dell’irruzione dei militari ha tentato di scappare e disfarsi di una pistola a salve modificata in arma letale e pronta all’uso, con caricatore inserito, contenente munizioni cal. 6.35, il tutto poi sequestrato. Nell’abitazione in uso all’indagato ed in quello ove lo stesso ha ufficialmente la residenza sono state rinvenute e sequestrate più di 60 cartucce cal. 7.65, 8 munizioni a salve, un telefono cellulare, oltre 500 euro in contanti e un paio di scarpe, che potrebbero avere attinenza con l’evento per cui si procede.