Il 15 gennaio scorso ASA ha pubblicamente segnalato la condizione di vergognoso ed inaccettabile degrado ambientale dell’ex campo prefabbricati in località Schito – sia al sindaco, sia al responsabile dell’ufficio tecnico del Comune e sia al Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell’ASL di Avellino – chiedendo immediato intervento.
ASA ha documentato la propria segnalazione allegando numerose fotografie che certificassero lo stato di degrado dei luoghi. Le vergognose immagini hanno suscitato lo scalpore e l’indignazione di tutta la stampa provinciale, delle televisioni e dei cittadini.
I successivi 20 e 21 gennaio, ASA, facendosi interprete dell’indignazione sollevatesi, a fronte dell’inerzia e dell’indifferenza del Comune e dell’ASL, si rivolgeva nuovamente agli stessi sia per chiedere quali iniziative fossero state adottate e sia per rinnovare l’invito ad intervenire urgentemente stante la situazione non solo di degrado ma anche di pericolo.
Sorprendentemente, Sindaco ed ASL non hanno degnato l’ASA di alcuna risposta, mostrando indifferenza e scorrettezza istituzionale.
Guarda caso però, solo dopo lo scalpore e l’indignazione sollevatesi, il Comune ha adottato una determina impegnando complessivamente la ridicola somma di euro 4000 (oltre IVA) per eliminare i rifiuti abbandonati su tali aree.
Considerato che ad oggi le aree Campo dei Preti e Schito versano ancora in condizioni di totale degrado, occorre porsi alcune domande:
- 1 – Come è possibile che, dall’epoca delle “opere” di demolizione dei prefabbricati eseguite nel lontano autunno del 2020, il Comune ha permesso che le aree si trasformassero in discarica abusiva ed all’interno di un ambiente insalubre e pericoloso vivessero ancora delle persone?
- 2 – Perché tali aree non sono state correttamente bonificate e riqualificate come previsto dallo stesso Comune pur avendo a disposizione circa 1 milione di euro?
Avendo impegnato circa 70 mila euro di spese tecniche per progettazione i risultati vergognosi sono sotto gli occhi di tutti! Perché pur essendo stati previsti e finanziati lavori per:
- la totale rimozione e trasporto a rifiuto dei residui dei prefabbricati demoliti;
- la rimozione dei relativi basamenti e sottoservizi;
- il recupero e l’ampliamento degli spazi da destinare a verde;
- la realizzazione di parcheggi ed aree di sosta;
- il riassetto e la valorizzazione delle aree urbane indicate;
nulla è stato fatto in un anno e mezzo circa?
- 3 – A fronte di un elefantiaco progetto approvato, finanziato e non attuato, visto che le ex aree prefabbricati versano in una condizione di inequivocabile degrado ambientale, come pensa l’amministrazione comunale di risolvere il problema con una modesta spesa complessiva di euro 4000?!
ASA, tuttavia, non può fare a meno di evidenziare che l’amministrazione comunale, solo perché pressata dai cittadini giustamente indignati e parimenti incalzata dalla stampa, seppur in modo del tutto insufficiente ha comunque disposto almeno la rimozione dei rifiuti abbandonati. Pertanto, ASA, che si batte per la tutela e la difesa dell’ambiente, sollecita tutti i cittadini a partecipare attivamente all’iniziativa al fine di ottenere i migliori risultati possibili nell’interesse della comunità.
ASA – Associazione Intercomunale per la Salvaguardia dell’Ambiente