di Nunziata Napolitano
Domenica 20 febbraio Saviano ha vissuto un momento importante di educazione alla cittadinanza evidenziando l’attenzione della comunità verso i piccoli cittadini. Si è dato vita ad un incontro al Plesso Allocca del comune di Saviano con Plastic Free Onlus. Quello che è stato fatto è importante per la nostra comunità.
Ci proponiamo – grazie alla felice collaborazione tra l’amministrazione e la nostra associazione – di rendere il paese consapevole della minaccia che incombe su di noi con l’ abbondano dei rifiuti e con l’ abuso della plastica che è la rovina del nostro ecosistema.
Noi siamo quello che facciamo ed abbiamo una responsabilità che va oltre i gesti che mettiamo in essere anche con superficialità o distrazione. Saviano, grazie alla volontà del Sindaco Simonelli e all’amministrazione tutta, col protocollo d’intesa con Plastic free, ha sposato pienamente la causa che noi sosteniamo come associazione. Si è scelto di rendere il paese un luogo plastic free e di attivare ogni provvedimento contro ogni forma di crimine all’ambiente.
Un gesto ed una azione politica che favorisce le buone prassi.
Ecco perché siamo stati qui a parlare con i più piccoli. Sono il nostro futuro, la generazione che darà sostanza alla nostra visione. Facciamo in modo di educarli a prendersi cura della propria casa, del proprio ambiente. Perciò abbiamo scelto oggi un modo particolare per arrivare al loro cuore e alla loro testa. Plastic free si è rivolta a Carmela Polisi che con le sue letture ad alta voce riesce a penetrare nelle anime gentili dei bambini. È lei stessa un anima gentile che coniuga poesia e impegno civile.
Abbiamo ricordato che il pianeta è la nostra casa, la casa di tutti. Prendiamoci cura della nostra casa. Prendiamoci cura di noi stessi. Abbiamo capito incontrando i bambini che prendersi cura degli altri non è un pensiero, una idea, ma un’azione concreta, un impegno. Abbiamo avuto in dono una casa che merita gentilezza e rispetto e i bambini ci ricordano con la loro tenerezza e candore che è un dono da restituire e da tramandare ai nostri figli. Impariamo che il bene comune è segno di appartenenza. Curarlo significa curare la propria identità. Abbiamo imparato in questo periodo terribile di pandemia una lezione che vale per ogni cosa che facciamo.
Da soli non ci si salva.
(FOTO DI by Giacomo Ambrosino/GMPhotoagency)