di Gianni Amodeo
L’impulso, il profilo e gli obiettivi sono declinati al femminile, per l’importante e significativa novità del comune e condiviso impegno pubblico, assunto e dichiarato con convinta disponibilità e responsabilità sociale. Un impegno che si traduce nell’ Appello, a porre freni risoluti ed stop netti al progressivo depauperamento del patrimonio estetico– ossigenante costituito dei platani, autentici segnacoli e simboli parlanti della via Nazionale delle Puglie, nella variante della Strada statale della 7 bis, in correlazione con la direttrice della via Regia fatta realizzare nel ‘700 da Carlo III di Borbone sull’asse Napoli – Avellino, dando ulteriore e maggiore valenza funzionale alla Stazione di posta, operativa nell’imponente complesso architettonico d’età aragonese di Mugnano del Cardinale, fulcro nevralgico per la rete di comunicazione tra la Capitale del Regno e la Puglia, ed integralmente restaurato qualche decennio fa. Un Appello caldo e forte indirizzato a Sindaci, Consigli municipali, Istituzioni, confidando, parimenti, nel coinvolgimento e nella partecipazione delle Pro Loco, delle Associazioni di volontariato civico e dei Partiti operanti sul territorio dell’ Unione intercomunale della Valle dell’Alto Clanio, della cui viabilità i platani hanno sempre costituito la rappresentazione iconica per antonomasia. E sono annunciate già qualificate adesioni all’iniziativa.
E’- quello dei platani– il patrimonio che a lungo ha identificato e caratterizzato al meglio l’asse centrale della viabilità regionale dell’intera area, venendosi a comporre negli anni ’20 del secolo scorso, per conservarsi integro e inalterato fino ad oltre mezzo secolo fa, grazie anche e soprattutto alla metodica e costante azione di vigilanza ed eccellente manutenzione assicurata dal personale tecnico dell’Azienda nazionale autonoma delle strade. Una presenza sempre più rarefatta negli ultimi anni,mentre sono diventati estesi e crescenti – in genere, “selvaggi” in spregio persino dei più elementari e semplici vincoli normativi urbanistici- i fenomeni di urbanizzazione e di edificazione residenziale proprio nei territori attraversati da Via Nazionale delle Puglie. La combinazione dei processi di urbanizzazione e di edificazione diffusi- in atto costante- in tutt’uno con lo sviluppo dirompente della motorizzazione di massa, dall’intensità ben superiore all’espansione edilizia “incontrollata”, ha prodotto il … resto, segnando … la vita dei platani, decretandone la graduale dismissione, con “studiata cancellazione”.
Una dismissione metodica con abbattimenti resi necessari per malattie diagnosticate e sopraggiunte più per incuria che per altre ragioni; una modalità, quasi mirata di autolesionismo, negando ai platani la vitale funzione di generosi dispensatori e vettori -quali sono tutti gli alberi- della Buon’aria, l’unica polizza di sicurezza e garanzia della qualità ambientale. E, restando nell’ambito della comun salute degli esseri umani, è la Buon’aria la sola forma di antidoto naturale alla Mal’aria, l’attivo nutriente del patogeno generatore delle insidiose e perniciose malattie delle vie respiratorie d’origine virale. Non a caso, l’anglofono acronimo della pandemia Sars, che continua ad albergare da un capo all’altro del mondo, si scompone nei connotati di Severe acute respiratory syndrome, che sta appunto per Sindrome respiratoria grave asseverata dai riscontri diagnostici medico–scientifici e soprattutto dagli angoscianti bilanci di letalità con milioni di vittime umane nel biennio 2020–2021.
L’ Appello sarà presentato domenica 27 febbraio, alle ore 11,00, nei locali del Circolo socio–culturale L’ Incontro, in via Luigi Napolitano, in coincidenza con l’apertura della campagna per la raccolta delle sottoscrizioni di cittadine e cittadini per la petizione Salviamo i platani di via Nazionale delle Puglie; petizione che sarà consegnata ai Sindaci e alle Istituzioni dell’Unione intercomunale della Valle dell’Alto Clanio. Il documento sarà illustrato dalla dott.ssa Silvana Acierno, in rappresentanza del Comitato promotore dell’iniziativa – inclusivo ed aperto a tutte le adesioni- puntando su proposte d’intervento di recupero e rigenerazione delle alberature un tempo esistenti, ma anche di eventuale e nuova tipologia, secondo le valutazioni tecnico-scientifiche e le scelte agronomiche e di decoro urbano, che saranno fornite dagli Enti ed organi competenti comunali, provinciali e della Regione–Campania.
Seguiranno gli interventi – secondo i tempi di convenzione “europea” per la durata di cinque minuti– che svilupperanno la professoressa Nicoletta Picciocchi, la dott.ssa Raffaela Conte, l’avvocata Lina Trionfo, la professoressa Nunzia Pagano e la dott.ssa Margherita Masucci.
Lo stato di degrado e di malessere diffuso che aggredisce irreversibilmente le caratteristiche colture arboree, pregiati elementi di arredo e identificativi dei luoghi, sarà al centro della documentazione tecnica e scientifica, che proporrà il professore Stefano Lanziello – docente di Scienze naturali al Liceo scientifico e classico statale Torricelli, a Somma Vesuviana- nell’analisi di 23 dettagliate schede in infopoint.
Introduce e coordina, Carlo Melissa