di Gianni Amodeo
Runners Baiano, è il simbolico fregio della ragione societaria di un sodalizio che nel panorama dell’Atletica leggera della Campania vanta una bella storia amatoriale, nutrita di una ricca e lusinghiera sequenza di prestigiosi successi e soprattutto di quella passione e di quell’entusiasmo, che sono l’anima del dilettantismo e degli sport cosiddetti poveri, in cui si combinano lo stile e la classe dell’antico spirito d’Olimpia e del moderno messaggio di De Coubertin ispirato dagli ideali della pacifica convivenza di uomini, donne e popoli nell’auspicio di rendere sempre più concreta l’osservanza e l’attuazione delle universali libertà.
E’ una storia ventennale, quella dei Runners Baiano, che fa testo nel territorio dell’Unione intercomunale della Valle dell’Alto Clanio – vissuta con tanti sacrifici personali ed economici di coloro che ne sono interpreti e portatori- restata sospesa e frammentata nel tempo delle restrizioni della pandemia ed ora in graduale ripresa, come per tutte le umane attività, mentre il coronavirus, pur continuando a circolare, è meno aggressivo.
E’ una storia, su cui sono accessi i riflettori della ribalta dello sport italiano, nello scenario di Trieste, splendido crocevia di civiltà interetniche e di cultura cosmopolita, che domani- domenica, 13 marzo- sarà il fulcro nevralgico delle Finali nazionali di corsa campestre, sull’asse che corre tra la città simbolo del Friuli–Venezia Giulia e l’Aerocampo di Sgonico, nelle terre del Carso, dove trionfano i vitigni del Prosecco. Sono le Finali che segnano l’apice e la conclusione della Festa del cross, iniziata sabato scorso, con la partecipazione di oltre quattro mila, tra atlete e atleti di tutte le regioni italiane. Sono le Finali della Festa, in cui figureranno i Runners Baiano, con un quintetto di forte valore atletico ed agonistico, qualificatosi un mese fa alla grande, con il secondo piazzamento per la categoria senior, nella severa selezione regionale della Campania, svoltasi lungo le strade di Trentova dell’omonima Baia, in quel di Agropoli, nel Parco nazionale del Cilento. Un quintetto, di cui fanno parte Marco Vetrano, Carmine Rozza, Aniello Coppeto, Fabrizio Meoli e Nicola Morrone, tutti con importanti palmarès personali, tra cui spicca quello di Carmine Rozza, dottore commercialista di professione che vive e risiede a Mugnano del Cardinale, che ha fatto parte della Canottieri Napoli e continua a praticare la pallanuoto nei ritagli di tempo di cui può disporre, in tutt’uno con il ciclismo e la corsa campestre, intesa come cross. Non c’è che dire, il Triathlon è davvero la … casa di Carmine Rozza, dopo, naturalmente, l’attività professionale. Gli altri componenti del team sono laureandi e, in particolare, Marco Vetrano vive e risiede a Baiano, come Aniello Coppeto a Nola. Sono di Benevento, Fabrizio Meoli e Nicola Morrone.
E’ un quintetto, quello allestito dal presidente Fortunato Peluso e dai diretti collaboratori, che rappresenta un interessate spaccato territoriale dell’ Atletica della Campania, tra l’Irpinia, il Sannio e l’ Area nolana.
Dettagli: la Missione Trieste, è iniziata per i Runners Baiano nell’odierna mattinata, via ferroviaria. E domani, dopo le Finali, il rientro alla base dei Magnifici cinque è fissato in via aerea, per riprendere le consuete attività professionali, di studio e lavoro … lunedì, puntando sul piazzamento idoneo all’accesso ad Eurocross 2022, in programma l’11 dicembre, nel Parco di Venaria reale, a Torino.
La ripresa in diretta sulle Finali di domani è assicurata dalla Rai in Domenica Sport.